Voglia di ripartire: una guida per chi ha avuto il Covid

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di BARBARA GNISCI

«Adesso sono guarito e torno a casa, ma all’improvviso mi accorgo di non essere pronto a riprendere la mia vita da dove l’avevo lasciata prima del ricovero in ospedale». Sono queste le parole di Massimo Fiori, forlivese, medico urologo in pensione e Presidente del Lions Club Forlì Cesena Terre di Romagna, con cui introduce la guida “Ho incontrato il coronavirus: istruzioni per l’uso di una riabilitazione a misura di paziente”, nata dopo la sua esperienza in ospedale.

«Ho avuto il Covid durante la seconda ondata - spiega Massimo Fiori - e sono stato ricoverato per due settimane all’Ospedale Morgagni di Forlì, presso l’Unità Operativa di Pneumologia in terapia subintensiva, a causa di una polmonite. In quel periodo ho avuto modo di verificare su me stesso la grande efficienza della struttura ospedaliera forlivese».

Ma quello che Massimo Fiori verifica direttamente sulla sua pelle sono anche le conseguenze del Covid. «Al momento delle dimissioni, mi sono accorto che era necessario un ponte per poter passare in tranquillità dall’ambiente protetto dell’ospedale a quello familiare. Si passa dalle attenzioni costanti di professionisti che ti ruotano attorno ogni momento a ritrovarsi soli e un po’ spaesati, sebbene a casa propria. Si deve inoltre considerare che la polmonite interstiziale da Covid 19 fa sì che i polmoni, durante la fase acuta della malattia, non riescano a espandersi con la facilità ed efficacia necessaria, perché l’infiammazione crea una specie di gabbia rigida che non permette alle parti più delicate dei polmoni di aprirsi. Ma il problema è che guarendo le “cicatrici” che si formano possono intrappolare i polmoni lasciando una difficoltà cronica di respirazione. Ci si trova quindi a combattere non solo con una stanchezza muscolare nata dall’allettamento prolungato, ma anche con un’oggettiva difficoltà a respirare».

Fiato corto, debolezza muscolare, spossatezza che rende ardua qualsiasi tipo di attività sono quindi alcune delle conseguenze di chi ha avuto un ricovero ospedaliero, specie se dovuto a una severa problematica di tipo polmonare. «Il disagio percepito non è soltanto fisico, ma anche e soprattutto psicologico».

Da queste considerazioni Massimo Fiori propone come Lions Club una collaborazione alla sede di Forlì della ASL della Romagna per produrre un opuscolo che contenga facili e motivanti indicazioni per una riabilitazione respiratoria e muscolare, diretta ai pazienti che escono dalla fase acuta di malattia. «L’idea era quella di produrre una guida che potesse essere un supporto per i pazienti appena usciti dall’ospedale. Un opuscolo che, partendo dalla mia esperienza personale, potesse creare una “complicità”, con la speranza di potenziare la loro motivazione. Gli esercizi di tipo respiratorio e muscolare sono estremamente semplici, ma, come per tutti gli allenamenti, devono essere ripetuti costantemente. Per il recupero possono volerci settimane, talvolta qualche mese, quindi sono indispensabili volontà, costanza e pazienza».

Riprendere il più rapidamente possibile il proprio ruolo all’interno della famiglia e nel proprio contesto sociale e lavorativo è l’obiettivo primario per i pazienti reduci dall’infezione. «Credo che la guida sia un ottimo strumento anche per i medici di famiglia e che possa facilitare quel rapporto medico-paziente fondamentale per instaurare fiducia e possibilità di dialogo. I primi riscontri sono stati estremamente positivi e abbiamo già avuto richieste da medici al di fuori dei confini regionali. Il fatto che la proposta sia nata da un Lions Club è per me motivo di orgoglio, perché rappresenta nel modo migliore il lionismo: l’esigenza di mettersi al servizio della comunità. Ciò è stato possibile anche grazie alla disponibilità del Dottor Paolo Masperi, Direttore Sanitario del Presidio Ospedaliero di Forlì che mi ha concesso di coinvolgere la Dott.ssa Renata Rossi, responsabile della Medicina fisica e Riabilitazione dell’Ospedale Morgagni, che ha elaborato, con le fisioterapiste Chiara Legnani e Giulia Vergnani, gli esercizi che la guida mette a disposizione dei Pazienti usciti dalla fase acuta dell’esperienza COVID».

Una buona pratica da mantenere anche dopo il recupero: «Questa guida giornaliera andrebbe portata avanti anche dopo aver visto dei validi miglioramenti in fatto di forza ed elasticità. Può diventare una buona prassi da utilizzare costantemente per mantenersi in forma e in salute».

La guida è scaricabile attraverso il sito web della AUSL della Romagna (www.auslromagna.it)

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