Boom di donazioni: 9mila euro in tre giorni per salvare il vivaio allagato. Aveva lanciato un appello per l'azienda che, aperta 60 anni fa dai nonni a Igea Marina, è stata sommersa dall’alluvione esplosa nei giorni scorsi. Ora potrà voltare pagina. Lei è Fabiana Moretti, erede dell'azienda di piante e fiori del padre Ezio, venuto a mancare nel 2022 a soli 67 anni. Dopo anni di lotta per sostenerlo in una lunga malattia, per la famiglia Moretti è arrivata l’ennesima tegola: quasi un migliaio di piante sommerse da fango e acqua, senza contare i danni alla camera caldaia, tutti i banconi espositivi che cadono a pezzi, nonché casa e cantina devastate.
Igea in prima linea
«Non ho mai chiesto aiuto, - ha premesso nei giorni scorsi Fabiana - ma per la prima volta sono costretta a farlo, pur sapendo che mia madre sarebbe contraria per orgoglio. Sono decisa al tutto per tutto: se non riparto, sarò davvero finita». Parole, lanciate sui social, che la città di Panzini non ha fatto cadere nel vuoto, a fronte di 371 donazioni effettuate in tre giorni sulla piattaforma gofundme.com, centrando la cifra di 8.741 euro. Detto fatto, Fabiana ha bloccato la raccolta, ritenendo di aver avuto abbastanza «ma soprattutto temendo di togliere qualcosa» a chi ora ha più bisogno di lei. «Una volta assestata la situazione – ha aggiunto - sarò la prima ad andare ad aiutare gli altri». Intanto l'azienda di via Bixio è stata pulita a tempo record, grazie a volontari che non si sono mai fermati. «Persino i vicini sono arrivati con le pale – racconta ancora la ragazza - mentre con mia madre liberavo da acqua e detriti il pianterreno di casa». Ora non resta che rifornire la ditta con tutte le piante che ha dovuto gettare, acquistando disinfettanti per le serre e riacquistando il concimatore perso nella marea nonché i concimi andati sciolti nell'acqua. Da ultimo penserà alla ricostruzione dei banconi ed appena tutto sarà asciugato farà revisionare la centrale elettrica, rimasta sommersa in acqua per una giornata, come i bruciatori nelle serre. Queste al momento sono le priorità, conclude, ringraziando tutti «dal profondo del cuore, sebbene le parole non mi sembrino sufficienti». Nella calamità la famiglia ha perso anche gli amati animali, ma nonostante l’umore a terra è decisa a rimboccarsi le maniche. «Ci sono i ciclamini da piantare mentre sono in arrivo le stelle di Natale», ricorda Fabiana.