Verghereto, Rifugio vandalizzato e niente soldi per impianti di sci

Archivio

Tra qualche mese tornerà la stagione invernale e ancora una volta il Rifugio “Biancaneve” e gli impianti di risalita per gli amanti degli sci non saranno utilizzabili, e sarà la sesta stagione di fila. Per mettere a bando la gestione occorre infatti che prima si mettano a norma impianti elettrici ed idraulici e la Provincia, che detiene il 70% della proprietà, al momento non pare in grado di mettere risorse. Così riferisce il sindaco di Verghereto, Enrico Salvi, in risposta a un’interpellanza del consigliere di minoranza Paolo Acciai, che ricordava la situazione di «degrado ed abbandono» delle strutture. Salvi ha sottolineato che vi sono stati danni conseguenti anche ad atti di vandalismo, «in quanto sono stati tranciati dei cavi, ed è stata inoltrata denuncia alle forze dell’ordine». Questo per quanto riguarda il Rifugio, mentre per l’impianto di risalita, per il quale occorre comunque completare l’adeguamento alle norme dell’impianto elettrico, non si segnalano danni di particolare entità. L’impianto e i beni del Fumaiolo sono di proprietà al 70% della Provincia e solo per la quota di minoranza del 30% del Comune.

«Ho incontrato più volte il presidente della Provincia - ha dichiarato il sindaco - per vedere se potevamo unire risorse per rimettere a bando l’impianto ed il fabbricato. In realtà, il fabbricato attualmente non può essere messo a bando fino a che non si rimettono a norma l’impianto elettrico e quello idraulico. Il presidente della Provincia però riferisce che si tratterebbe di intervenire su una struttura datata 1968: si potrebbe pensare a un project financing, sempre mettendo primariamente a norma gli impianti e mi ha comunicato che il loro avanzo di amministrazione sarà destinato ad altro». A dicembre 2022 Salvi aveva quantificato in «centinaia di migliaia di euro» la cifra necessaria per una sistemazione completa anche del Rifugio. «Il nuovo governo ha stanziato 200 milioni di euro per gli impianti di risalita, andranno in gran parte sulle Alpi, ma qualcosa potrà arrivare anche da noi - aveva commentato, speranzoso - Tra l’altro, per l’adeguamento alla normativa elettrica dell’impianto di risalita ci si è ulteriormente impantanati in una diatriba tra Comune e Regione. Nella richiesta di contributo, inoltrata alla Regione attraverso la Provincia, la dicitura “impianto elettrico” si è trasformata in “cabina elettrica”, che è un’altra cosa». La questione si dovrebbe risolvere, ma - aggiunge Salvi - «entro il prossimo mese di novembre dobbiamo affidare i lavori e probabilmente i 70.000 euro richiesti non basteranno. Perciò, sempre tramite la Provincia, ho già fatto richiedere altri 200.000 euro».

Intanto, già dallo scorso dicembre è stato appaltato il lavoro per l’installazione del tapis roulant, un tappetino di risalita di 45 metri utilizzabile per un piccolo campetto scuola per lo sci, ma anche per qualche attività ludica nel periodo estivo. Verrà realizzato grazie a un finanziamento regionale di 100.000 euro, e comunque si porrà il problema della sua gestione.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui