Verghereto: parco eolico al Monte Comero bocciato dalla Toscana

Anche se il progetto del nuovo Parco eolico “Monte Comero” prevede aerogeneratori e cavidotti tutti in territorio romagnolo, tra Verghereto, Bagno di Romagna e Sarsina, gli Enti chiamati ad esprimere i loro pareri sono anche quelli della vicina Toscana, per gli effetti ambientali e paesaggistici che possono riguardare anche quei territori.
E così, rapidissime, sono arrivate le valutazioni di “non conformità” della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Siena, Grosseto e Arezzo.
Prima di tutto la Soprintendenza toscana rileva che “l’intervento si sviluppa oltre la quota di 1.200 metri sul livello del mare” e quindi non rispettando il vincolo di legge “che impone in Appennino la tutela dei 1.200 metri s.l.m.”.
I sei aerogeneratori infatti risulterebbero tutti collocati a quote tra i 1.149 ed i 1.191 metri (sul crinale che dalle vicinanze del Monte Castelvecchio passa per la Biancarda fin verso il Monte Comero), altezza alla quale va aggiunta l’altezza complessiva degli aerogeneratori pari a 200 metri.
E ciò interessa, sottolinea la Soprintendenza, “a livello di impatti paesaggistici nonché ambientali anche i territori dei Comuni limitrofi” come appunto quelli della confinante Toscana, ed in particolare i Comuni di Pieve Santo Stefano e di Badia Tedalda.
Le “trasformazioni visive e gli impatti derivanti dall’installazione di pale eoliche di tali dimensioni e numero - scrive la Soprintendenza - contrastano inequivocabilmente con gli obiettivi di tutela e valorizzazione imposti dal Piano di Indirizzo Territoriale della Toscana”.
Il progetto di Parco eolico Monte Comero infatti “impatta negativamente” su diversi siti della Rete Natura 2000, come le Aree naturali protette Alta Vallesanta, Alta Valle del Tevere e Monte Calvano.
Per la Soprintendenza di Siena, Grosseto e Arezzo le opere del progetto si ritengono “non compatibili” con i valori paesaggistici del territorio e “non conformi” rispetto ad obiettivi e prescrizioni del Piano di Indirizzo Territoriale della Toscana. Le trasformazioni delle visuali e del paesaggio conseguenti alla installazione delle pale comportano “un’alterazione significativa e permanente” dei valori e degli obiettivi imposti dai Piani regionali.
La Soprintendenza infine sottolinea che in quest’area appenninica insistono diversi progetti eolici “estremamente impattanti”. Alle 6 pale eoliche del progetto “Monte Comero” si aggiungerebbero le 7 di “Badia del Vento” (altro progetto di parco eolico sul quale la Soprintendenza toscana ha espresso parere negativo), le 11 di “Poggio Tre Vescovi”, le 8 del “Poggio delle Capanne”, 7 del “Passo di Frassineto”, 9 dell’impianto “Badia Wind” ed altre 2 sempre nelle vicinanze.
Il risultato finale sarebbe una barriera visiva sul crinale tra Toscana ed Emilia Romagna, ampiamente percepibile a lunga distanza, per notevoli chilometri. Per tutti questi motivi, “l’intervento non è compatibile col contesto di pregio dell’intera zona».