Valle Savio, frana ai Mandrioli: tempi triplicati Bagno-Toscana

Cominceranno oggi gli interventi per liberare la strada dei Mandrioli dalla massa di terra e piante che domenica pomeriggio ha invaso la carreggiata e costretto alla chiusura del transito. Ai disagi per la frana tra San Piero e Bagno di Romagna, dove il transito dei veicoli riprenderà oggi dalle 12.30, seppur su un’unica corsia a senso unico alternato, si è aggiunto questo problema non da poco. La consistente frana sulla strada dei Mandrioli si è riversata sulla strada circa 200-300 metri prima dell’albergo “Il Raggio”, salendo da Bagno di Romagna. «Sono in corso accertamenti tecnici - fanno sapere dalla Provincia - per valutare l’entità del dissesto e quali interventi operare con urgenza». Fortunatamente nel movimento franoso non è rimasto coinvolto alcun veicolo: vista la quantità di materiale scivolato dal versante, avrebbe potuto essere “spinto” fuori strada verso valle, con pesanti conseguenze. Notevoli i disagi per i collegamenti tra Romagna e l’area toscana di Badia Prataglia e del Casentino, con tante lamentele soprattutto di parte toscana.

Il percorso alternativo

Se col passo dei Mandrioli aperto ci si poteva collegare tra Bagno di Romagna e Badia Prataglia in circa mezz’ora, il giro alternativo che si deve fare ora comporta un chilometraggio notevolmente più elevato e un tempo di percorrenza di circa un’ora e mezza. Provenendo da Cesena e Bagno di Romagna, occorre infatti proseguire in E45 fino allo svincolo di Pieve Santo Stefano e di lì prendere la strada per Chiusi della Verna, da dove proseguire in direzione di Rimbocchi, Corezzo e infine Badia Prataglia. E naturalmente viceversa per chi da Badia Prataglia deve andare verso Bagno di Romagna.

Strali dalla Toscana

«Si va avanti con la politica delle toppe - attacca il consigliere regionale toscano di Fratelli d’Italia Gabriele Veneri - La Provincia di Forlì-Cesena ha sostenuto una spesa ingente per mettere reti di contenimento ma non sono state sufficienti. Torniamo a chiedere alle istituzioni regionali e provinciali della Emilia Romagna e della Toscana, tutte targate Pd, di prendersi la responsabilità di mettere davvero in sicurezza la strada, in passato messa sotto sequestro dalla Procura di Forlì».

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