Vaccini ai 50-54enni, intesa tra i medici e l'Ausl Romagna per ridurre i tempi

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Oltre che nei propri ambulatori, per ridurre i tempi per vaccinare la fascia di popolazione ricompresa tra i 50 e i 54 anni di età, i medici di base di Ravenna, Rimini, Forlì e Cesena, d’intesa con l’Ausl Romagna, potranno eseguire le somministrazioni negli hub vaccinali presenti o utilizzare altri spazi messi a disposizione dall’azienda sanitaria che consentano comunque la possibilità di eseguire iniezioni su più larga scala rispetto al meccanismo introdotto dalla Regione.

Modalità, quelle concordate nella mattinata di ieri nel corso di un incontro tra l’Ausl e i rappresentanti degli Ordini del medici romagnoli, che consentiranno di dare un ulteriore impulso alla campagna vaccinale in atto, raggiungendo una platea più vasta di persone e accorciando le tempistiche. In base alle disposizioni regionali, infatti, è previsto che dal 7 giugno ogni medico riceva ogni settimana una dotazione di 24 vaccini (Pfizer o altri, non comunque Astrazeneca) da somministrare ai pazienti over 50 ma under 55. Numeri che rischiano di essere inadeguati rispetto a un target di popolazione numericamente rilevante.

«Ma grazie all’intesa raggiunta – commenta Sandro Vasina, consigliere dell’Ordine dei medici di Ravenna – ci sono le premesse per procedere più rapidamente alla copertura vaccinale di questa fascia d’età. In questo modo ogni medico potrà scegliere la soluzione ritenuta più idonea in base anche al numero di pazienti; inoltre il meccanismo individuato permetterà di utilizzare anche una quota superiore di vaccini rispetto a quanto indicato nel primo accordo regionale. Il discorso è ovviamente strettamente connesso alle forniture, ma con queste modalità operative probabilmente si riuscirà a essere più rapidi rispetto alla scadenza settimanale che era stata decisa. Quanto? Difficile dirlo con esattezza ma le faccio il mio caso. Seguo 168 pazienti di quella età; tolti quelli già vaccinati e ipotizzando di dover somministrare il vaccino a 150 persone, l’orizzonte temporale per l’esecuzione della prima dose per tutti sarebbe verso fine luglio (e con un richiamo dopo cinque settimane, per la copertura completa si arriverebbe a fine estate, ndr). Con questa modalità invece si potrebbe guadagnare un mese. Per questo riteniamo l’intesa raggiunta un buon accordo. E per procedere ancor più celermente, è consigliabile che i pazienti di questa fascia di età procedano a registrarsi nel sito della Regione, in modo da permettere l’organizzazione delle procedure sulla base di numeri puntuali».

Intanto, secondo i dati forniti dall’Ausl aggiornati al 17 maggio, l’84,8% dei 94.806 romagnoli over 80 ha ricevuto la seconda dose (e il 92,6% almeno la prima), mentre tra gli ultrasettantenni 8 su 10 hanno ricevuto la prima somministrazione ma solo 22.359 (il 19,4%) la seconda.

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