Forlì, unione dei Comuni e Polizia locale: assetto da trovare

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Sul tavolo delle quattordici amministrazioni che compongono l’unione dei Comuni della Romagna Forlivese, si valuta anche l’ipotesi di lasciare a ogni Comune la possibilità di organizzarsi autonomamente per quanto riguarda la Polizia locale. Con l’uscita del Comune di Forlì dal primo gennaio di quest’anno, infatti, c’è un problema di carenza di agenti di Polizia locale che va a scontrarsi con le poche risorse a disposizione di molte amministrazioni. Così, nel continuo confronto tra gli amministratori degli enti locali interessati, si valuta ogni ipotesi per trovare una soluzione. Tra queste, c’è anche quella di permettere a ognuno di organizzarsi autonomamente. «È da valutare anche questa opzione – afferma Francesco Tassinari, presidente dell’Unione e sindaco di Dovadola – magari con accordi fra altri 5 o 6 Comuni. Le valutazioni del caso vanno ben ponderate e fatte tutti assieme perché, se il servizio non funziona, bisogna trovare la soluzione migliore per dare risposte adeguate alla cittadinanza». Da quando Forlì è uscita dall’Unione, la situazione per quanto riguarda gli agenti è peggiorata: a oggi sono solo 35 quelli impegnati su questo vasto territorio che si estende su una superficie di circa 1.033 kmq, con una popolazione di più di 67.000 abitanti.

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