Una spinta all’innovazione dai bandi del Pnrr

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«Il Piano nazionale di ripresa e resilienza rappresenta una opportunità vera: l’Italia ha completato il primo step con successo e ha già incamerato 21,5 miliardi. Con la partecipazione a bandi collegati al Pnrr stiamo aiutando numerose Pmi ed enti locali ad accedere a finanziamenti, anche a fondo perduto». Elena Udristioiu è responsabile della direzione finanziaria Innova Finance, uno dei principali gruppi italiani di consulenza in finanza agevolata e di consulenza strategica per le imprese. E vede nella costola italiana del Next Generation Eu un passo straordinario per il Paese: una spinta reale all’innovazione tecnologica ed economica per imprese e comunità locali.

Elena Udristioiu, il Pnrr ha creato grandi aspettative ma anche timori, visti i tempi certi che vanno garantiti dal punto di vista degli adempimenti burocratici per vedersi riconosciuti i finanziamenti. Quanto è effettivamente possibile fruire di questo strumento?

«In realtà l’Italia è in linea con gli obiettivi e gli step sinora richiesti. Ha infatti ricevuto, recentemente, 21,5 miliardi dei 235,12 totali (di cui 191,5 di derivazione europea). Segno che il programma 2021 è stato completato correttamente. Oggettivamente il Pnrr è una leva molto efficace di sviluppo, perché nel nostro Paese non sono mai mancate le idee ma non possiamo sempre dire lo stesso delle risorse disponibili».

Su questo fronte, in questo periodo collaborate maggiormente con aziende o enti locali?

«Con gli uni e gli altri, del resto molti bandi sono giunti recentemente a conclusione e altri sono in questo momento aperti».

E quali sono i risultati, dal punto di vista dei finanziamenti erogati alle imprese?

«Dal nostro osservatorio, molto buoni. Negli ultimi tempi, per esempio, abbiamo lavorato sul fronte dell’imprenditoria femminile, e i fondi si sono esauriti in pochi minuti. Poi c’erano bandi dedicati alle imprese innovative, alle startup, ai piani di sviluppo aziendale. L’85% delle aziende con cui abbiamo collaborato sono riuscite ad avere il finanziamento, e parliamo molto spesso di assegnazioni a fondo perduto, anche per l’80 per cento del programma di investimento».

Quali opportunità invece sono in campo ora?

«Per le aziende è imminente il bando sul Fondo Impresa Creativa. Apre il 5 di luglio alle 10. Preciso l’orario perché la valutazione è “a sportello”, nel senso che è beneficiato chi arriva prima. Possono partecipare le micro, piccole e medie imprese creative o operanti in qualsiasi settore ma coinvolte in progetti integrati con le suddette. L’agevolazione è pari all’80%, suddivisa in 40% a fondo perduto e 40% con finanziamento a tasso zero, della durata massima di 10 anni. Molta attenzione poi è rivolta al bando Riparto. È un bando nazionale che finanzia progetti di welfare aziendale per sostenere il rientro al lavoro delle lavoratrici madri e favorire l’armonizzazione dei tempi di lavori e dei tempi di cura della famiglia. Concede un contributo a fondo perduto fino al 90% sulla spesa (personale, strumentazioni e attrezzature, immobili, terreni, ecc. ). Scade il 5 settembre e possono partecipare tutte le tipologie di aziende».

Per i Comuni invece che bandi sono aperti, in questa fase?

«Collegato al Pnrr, la Regione Emilia Romagna ha attivato un canale di finanziamento molto interessante per quegli enti locali che vogliono realizzare, sul proprio patrimonio culturale ed architettonico, progetti di ripristino tipologico, di restauro, di adeguamento strutturale, in particolare finalizzato al risparmio energetico delle strutture. La scadenza in questo caso è quella del 29 agosto e l’agevolazione è all’80% a fondo perduto, con una copertura fino ai 500mila euro. Vale per tutti i Comuni dell’Emilia Romagna».

Oggi il mondo della finanza agevolata è sempre più strategico per le imprese ed è impensabile che in un periodo di margini sempre più esigui non si sfruttino al meglio tutte le opportunità e i fondi che lo Stato e l’Europa mettono a disposizione delle imprese che investono o dei Comuni che hanno la necessità di fornire ai cittadini servizi sempre più innovativi.

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