Una nuova tecnologia per curare i disturbi psichici

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«Vi ringrazio, mi avete salvato la vita!». Si vede spesso recapitare nella propria posta frasi del genere il professor Antonello Bonci, neuroscienziato di origine romagnola, attivo soprattutto negli Stati Uniti d’America e Direttore Scientifico di Brain&Care (centri specializzati nel benessere mentale e psicologico), colui che ha portato in Italia, nelle città di Rimini, Milano e Torino, la Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS), una tecnologia all’avanguardia e non invasiva per il trattamento di molti disturbi psicologici e mentali: «Ho conosciuto molte persone – spiega il professor Bonci – che pensavano di non avere più alcuna possibilità, che avevano perso tutto: lavoro, famiglia e amici, a causa dei propri disturbi psichici, ma che poi sono riuscite a riprendere in mano la propria vita, grazie al trattamento con la Stimolazione Magnetica Transcranica». Sono circa 12 milioni le persone trattate nel mondo con questa tecnica: «Dal 1985, anno di inizio del suo utilizzo ufficiale – specifica l’esperto – sono stati pubblicati più di 19mila studi scientifici che ne attestano l’efficacia».

La TMS, approvata dalla FDA (USA) e dall’Unione Europea, ha lo scopo di ripristinare il benessere mentale e psicologico e, grazie al “metodo Bonci”, associa la ricerca neurochimica alla psicologia: «Si tratta di una tecnologia molto efficace, basata sull’utilizzo di campi elettromagnetici che vanno a stimolare aree del cervello dove si verificano connessioni troppo lente o, al contrario, troppo veloci, alla base di varie patologie. Si può paragonare lo stimolatore a una sonda che poggia sul cuoio capelluto (senza nessun elettrodo o ago) e, a seconda del sintomo o della patologia presente, va a sollecitare quella determinata zona del cervello. È, infatti, una metodica di neuromodulazione cerebrale non invasiva e indolore che consente, attraverso la generazione di impulsi elettromagnetici, di modulare l’attività della corteccia cerebrale e di determinare una modificazione delle risposte comportamentali dell’individuo».

Ansia, depressione, disturbo ossessivo compulsivo, dipendenze da sostanze e comportamentali (gioco d’azzardo ed internet, per esempio), ma anche Parkinson, deterioramento cognitivo, insonnia, fatica da “long Covid”: sono tantissime le patologie alle quali si può applicare: «Tutti i protocolli hanno una durata che va dai 3 ai 20 minuti; cambia la frequenza in base al problema e soprattutto alla risposta della persona. In genere per trattare la depressione ci vogliono 36 sessioni, con una frequenza temporale che viene pianificata in base a ogni singolo caso e si tratta di una tecnica che rende il paziente protagonista del proprio processo di guarigione, rendendolo sempre parte attiva e osservatore di sé stesso durante tutto il percorso».

Il punto di forza dei Centri Brain&Care di Rimini, Milano e Torino, sta nell’utilizzo di protocolli innovativi mediante un approccio multidisciplinare: «Inizialmente la stimolazione magnetica transcranica curava in particolar modo la depressione ma, attualmente, abbiamo attivato protocolli anche per numerose altre condizioni cliniche. La TMS si integra con il lavoro svolto dallo psicoterapeuta e non si sostituisce ai farmaci».

Esiste un’equipe composta da professionisti: «Al centro di tutto c’è la persona: chi è, qual è la sua storia, come reagisce a determinati stress e al protocollo. Ed è per questo che, quando arriva un nuovo paziente, anche per un primo consulto informativo che è sempre gratuito, viene accolto da uno psicologo e da un medico che raccolgono l’anamnesi e individuano un percorso di cura personalizzato».

La TMS è poco conosciuta persino dagli addetti ai lavori: «Sono poco conosciute le potenzialità e l’efficacia di questa tecnologia che ha dimostrato finora il 90% di successo, ciò significa che 9 persone su 10 hanno manifestato un consistente beneficio rispetto al quadro sintomatologico di partenza, arrivando spesso ad avere una remissione totale dei sintomi».

Utilissima soprattutto per chi è farmaco-resistente o per chi non tollera gli effetti collaterali dei farmaci, la TMS presenta diverse qualità: «Ha la capacità di sollecitare la plasticità neuronale permettendo di creare nuove connessioni tra i neuroni, svolge una funzione chimica, in quanto agevola il rilascio dei neurotrasmettitori che regolano la comunicazione tra i neuroni, mette in atto un meccanismo antinfiammatorio e, inoltre, ha la capacità di aumentare l’ossigenazione e il flusso arterioso. Quasi mai ho visto delle persone tornare nuovamente con i sintomi iniziali mentre, assai frequentemente, i pazienti stessi si rivolgono nuovamente a noi per una sorta di mantenimento sulla base dei benefici ottenuti. Di sicuro, ho visto persone riconquistare la propria dignità e un’ottima qualità della vita in termini mentali e psicologici».

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