Un grande capitano del Cesena: oggi il saluto a Leonello Leoni

E’ stato un grande capitano Leonello Leoni, spentosi nel primo pomeriggio di mercoledì a 86 anni (ne avrebbe festeggiati 87 il 28 agosto). Padre di Gianluca che ne calcò le orme in bianconero, fa parte di diritto della Top 10 dei giocatori del Cesena con 252 presenze ufficiali che lo collocano in 7ª posizione tra gli alfieri di tutti i tempi.
Originario della provincia di Verona e cesenate di adozione, dopo 4 campionati di A e uno in B con il Genoa, nel lontano 1961 arrivò nell’ambizioso Cesena che il Conte Rognoni voleva riportare in B puntando su calciatori di categoria superiore. L’obiettivo sfumò ma Leoni si confermò una valida mezzala, che abbinava corsa e tecnica con una spiccata propensione al gol quando all’occorrenza era impiegato in attacco. Nel 1964 l’allenatore Renato Lucchi gli assegnò la fascia da capitano e lo arretrò nel ruolo di libero, che interpretò in modo propositivo e che gli consentirà di prolungare la carriera.
Lucchi lo avrebbe voluto portare con sé a Potenza in B, ma l’affare non si concretizzò e Leoni rimase a Cesena, dove al suo arrivò pensava di fermarsi solo pochi anni e dove invece aveva conosciuto Anna (sposata nel 1963), la quale all’epoca gestiva con i genitori il bar del Corso Sozzi, per poi diventare insegnante a Ragioneria e più recentemente volontaria Auser.
La serie B Leoni la conquistò nel 1968 sul campo di battaglia con i gradi di capitano della squadra della città dove aveva scelto di fermarsi a vivere. Vestì la maglia del Cesena fino al 1970 con 9 stagioni alle spalle e, in quel momento, il record assoluto di presenze in bianconero. Dino Manuzzi gli propose di fare l’allenatore delle giovanili, Leonello preferì (ma se ne pentirà) continuare a giocare per un breve periodo al Cesenatico, per poi allenare i ragazzi del Rumagna di Sant’Egidio dove il figlio Gianluca avrebbe tirato i primi calci e che con orgoglio reputava più bravo di lui (giocherà 296 partite nel Cesena). Era intanto diventato rappresentante e poi funzionario della Perugina e della Nestlé. Una volta andato in pensione era stato stimato direttore sportivo dello stesso Rumagna. Rimasto vedovo lo scorso anno, Leonello Leoni lascia i figli Gianluca e Elisabetta. I funerali si svolgeranno oggi alle ore 15 a Ponte Abbadesse dove abitava.