Tutela del territorio, Bagno di Romagna, Mercato Saraceno e Verghereto aderiscono al Pug intercomunale

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Contenimento del consumo di suolo; rigenerazione dei territori urbanizzati e miglioramento della qualità urbana ed edilizia, con particolare riferimento alla performance ambientale dei manufatti e dei materiali; e tutela del territorio nelle sue caratteristiche ambientali e paesaggistiche favorevoli al benessere umano e alla conservazione delle biodiversità. Sono questi i punti focali che caratterizzano la proposta del nuovo Piano Urbanistico Generale presentata, tramite apposite delibere delle Giunte, dai comuni di Bagno di Romagna, Mercato Saraceno e Verghereto.

“Dopo che lo scorso febbraio i comuni di Cesena e Montiano hanno approvato il proprio Piano Urbanistico Generale – commentano i sindaci Marco Baccini di Bagno di Romagna, Monica Rossi di Mercato Saraceno ed Enrico Salvi di Verghereto – con questa proposta un ulteriore importante tassello va a comporre il quadro della pianificazione urbanistica dei Comuni della Vallata che verrà presentata nel dettaglio nel corso della Summer School che si terrà a Mercato Saraceno dall’1 al 3 settembre prossimi. Con questo nuovo Piano Urbanistico – proseguono i Sindaci – i tre comuni aggiornano congiuntamente gli strumenti attualmente vigenti alla luce della nuova legge regionale sulla tutela e l’uso del territorio puntando alla rigenerazione e alla riduzione del consumo di suolo, senza rinunciare allo sviluppo dei rispettivi territori in risposta alla sfida dell’attrattività di Vallata che deve essere necessariamente incrementata con lo scopo di attrarre talenti e investimenti che siano ad alto valore aggiunto, di qualità per l’occupazione e la sostenibilità. Fondamentale inoltre la centralità del paesaggio, anche in relazione ai cambiamenti climatici e all’attuale contesto che ci impone politiche strategiche di salvaguardia ambientale e di valorizzazione del territorio stesso”.

Nello spirito della legge regionale, il Piano declina gli assi strategici del documento Next Generation Valle del Savio (vero e proprio strumento di governance unica del territorio per affrontare le transizioni ecologiche, digitali e dei modelli di welfare), che l’Unione aveva elaborato ed approvato nel 2021, e li organizza su 5 temi a loro volta articolati in obiettivi generaliterritorio del benessere, con lo scopo di garantire il diritto alla casa e di potenziare i servizi di prossimità; territorio della qualità e innovazione, al fine di favorire la transizione digitale e l’innovazione del sistema produttivo, promuovere una crescita del sistema produttivo duratura e sostenibile e competitiva, un’agricoltura sostenibile e la multifunzionalità delle aziende, potenziando l’accessibilità territoriale e la mobilità sostenibile; territorio resiliente, con specifico riferimento al contenimento del consumo di suolo e al potenziamento delle infrastrutture verdi e blu e alla promozione di azioni di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici; territorio attrattivo e inclusivo.

Un'area molto estesa

I tre Comuni occupano un territorio  di 450 km2, un’area molto estesa coperta per il 42% da boschi, che include parte del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. La popolazione residente è di oltre 14.000 abitanti e sono più di 1500 le attività economiche insediate. Si tratta di un territorio con una importante vocazione turistica, sostenuta dalla disponibilità di 3639 posti letto in strutture ricettive, ma anche le attività agricole di qualità e l’allevamento rivestono un ruolo importante nell’economia dei Comuni e nell’uso del territorio: le aziende agricole si estendono per 21.108 ettari.

La costruzione del Piano si è avvalsa di un approfondito percorso di ascolto e partecipazione attiva come momento centrale della definizione delle strategie, avvalendosi del supporto dell’Università di Bologna e attivando la pagina web #ConsultaPUG dove vengono pubblicati tutti gli aggiornamenti relativi allo strumento. Il percorso di partecipazione è durato per tutto il 2021 e si è svolto anche attraverso workshop, mostre, eventi pubblici, nove incontri e l’iniziativa “a scuola di PUG” in modo da coinvolgere un pubblico quanto più possibile ampio e vario.

A settembre sarà avviata la fase di consultazione: il PUG sarà pubblicato per 90 giorni (un periodo più lungo rispetto ai 60 giorni previsti per legge, deciso dai Comuni proprio per consentire a tutti gli interessati di dare il proprio contributo) e saranno organizzati nei Comuni momenti di confronto e di presentazione dei documenti del Piano.

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