Trasferito il parroco di Classe: lettera dei fedeli per trattenerlo

Classe, Fosso Ghiaia e Ponte Nuovo cambiano parroco, ma la comunità sta mobilitandosi per trattenere don Mauro: «Abbiamo già scritto una lettera e la invieremo al vescovo. Ma nelle ultime 24 ore ci stanno chiamando tante persone, moltissime non di chiesa, che vogliono aggiungersi alle nostre richieste». A parlare è Luciano Venzi, un riferimento delle famiglie che fra Classe e Fosso Ghiaia gravitano sulla parrocchia. Riporta di un «grande affetto, espresso da chi frequenta la Messa e chi invece nemmeno è credente, nei confronti di colui che è nostro parroco da 24 anni. E poi ci sono altri timori, che vanno oltre alla sostituzione del sacerdote». Durante una suggestiva messa svoltasi all'alba di fronte a duecento fedeli in spiaggia, infatti, è stato dato l'annuncio che il nuovo parroco di Classe (con annessa Fosso Ghiaia) e Ponte Nuovo è don Dario Kesicki, con don Mauro Marzocchi che verrebbe invece trasferito alla parrocchia di Lido Adriano, dove don Silvio Ferrante ha lasciato per motivi di salute. Don Dario farà il suo ingresso canonico il 23 settembre a Sant’Apollinare in Classe alle 20.30, mentre il 24 settembre si terrà la prima messa in parrocchia a Ponte Nuovo, alle 10.30. Don Pietro Parisi resterebbe invece a servizio delle due comunità come vicario parrocchiale.
Residenza vuota
Il problema però è la residenza del parroco, fino ad oggi a Classe, nei locali limitrofi alla basilica: «Don Mauro si è sempre arrangiato in una casa, di proprietà dello Stato, che è oggettivamente fatiscente - riprende Venzi -. E ora, nel momento in cui si è cercato un nuovo parroco, nessuno era disponibile ad andare lì a vivere. Don Dario infatti risiederà a Ponte Nuovo, da quel che ci viene detto. Con il cappellano, don Pietro, che ora cerca un affitto. E così non ci troveremmo solamente di fronte ad un avvicendamento, ma anche alla concreta possibilità che la Basilica dedicata al patrono della città e dell'Emilia Romagna sia senza parroco residente». La Curia si starebbe mobilitando per procedere a una ristrutturazione, ma la proprietà della casa è ministeriale, tanto che don Mauro sarebbe formalmente anche custode di quello che è un bene dell'Unesco: «Diciamo che il vescovo deve rispondere a un po' di domande, che ci premono molto», conclude Venzi.Il “grazie” alla comunità
Don Mauro intanto esprime gratitudine alla comunità: «C'è anche una lettera? Beh, mi ha detto qualche parrocchiano che voleva scriverla: è un sentimento che capisco, dopo tanti anni». Del resto don Mauro considera «Classe la mia famiglia. Una mia non l'ho più, ma dopo pochi incarichi sono giunto qui e mi sono sentito accolto subito, da tutti». Marzocchi è parroco di Classe da 24 anni, di Fosso Ghiaia da 23 e di Ponte Nuovo da 6: «A questa comunità io lascio il cuore e se ho trovato tanti fedeli capaci di enorme vicinanza, devo dire che le avventure umane più intense le ho vissute con chi in chiesa non veniva. Mi sposto poco lontano, e di don Dario ho stima, è stato anche mio cappellano. Non interferirei mai con la sua attività ma - conclude don Mauro -, ogni tanto mi rivedrà a Classe. Ho amicizie decennali e quelle rimangono, fanno parte della mia vita».