Trasferimenti di denaro illeciti: multe per 850mila euro a 16 clienti di un money transfer di Cesena

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La Guardia di Finanza di Forlì, all’esito del controllo antiriciclaggio svolto lo scorso mese di settembre nei confronti di un money transfer del cesenate, ha proceduto a sanzionare anche i clienti che avevano inviato all’estero il denaro in maniera frazionata.
Le Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Forlì hanno contestato a sedici persone - di cui sette originarie dell’Africa, cinque dell’Europa orientale e quattro italiane, dimoranti in varie località della Romagna e di età compresa tra i 29 e i 74 anni - la violazione delle disposizioni sull’utilizzo del danaro contante (art. 49, comma 2, del d.lgs. n. 231/2007), notificando loro sanzioni che, nel loro massimo, assommano complessivamente a 850 mila euro.
Nel corso del succitato controllo i Finanzieri avevano rilevato, infatti, che alcuni clienti dell’agenzia, in più occasioni, avevano frazionato artificiosamente invii di denaro contante verso paesi europei ed extra-UE per importi superiori alla soglia legale di 1.000 euro, suddivisi anche in più giorni, eludendo così la relativa normativa che, appunto, pone specifiche limitazioni in tal senso.
In alcuni casi era stato accertato che il denaro era stato trasferito verso tre paesi africani considerati ad alto rischio di riciclaggio e di finanziamento al terrorismo e, quindi, soggetti a misure rafforzate di adeguata verifica, le quali prevedono, tra l’altro, l’acquisizione di informazioni aggiuntive sul cliente e sul titolare effettivo e sull’origine dei fondi.
L’esame della documentazione cartacea e digitale acquisita nel corso della suddetta attività ispettiva e l’audizione degli stessi soggetti coinvolti ha confermato i sospetti e consentito di rilevare 17 operazioni irregolari sotto tale profilo, che ora sono state segnalate al competente Ufficio della Ragioneria Territoriale dello Stato.
L’operazione di servizio svolta dalla Guardia di Finanza forlivese testimonia l’ampiezza e l’incisività del dispositivo attuato dal Corpo per il controllo dei circuiti di trasferimento del denaro alternativi al sistema bancario, che prevede interventi di verifica mirata per finalità di prevenzione dell’uso del sistema finanziario per scopo di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo.

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