Tonino Guerra, come festeggiarlo a 10 anni dalla morte

Da Santarcangelo a Pennabilli a Urbino, il programma 2022 per celebrare il genio di Tonino Guerra si snoda in più giornate.

Si incomincia il 17 alle 20.30 a Santarcangelo, alla Biblioteca Baldini. Il poeta che vive. Tonino Guerra 2012-2022 è il titolo esplicativo a indicare celebrazioni che omaggiano la nascita avvenuta il 16 marzo 1920 a Santarcangelo e i dieci anni dalla morte avvenuta sempre a Santarcangelo nella sua casa in piazza Ganganelli il 21 marzo 2012. Certo un illustre cittadino a cui la sua città dedica tanti momenti durante il corso dell’anno e di cui conserva memoria sia nel museo a lui titolato, ora in riallestimento, che nella Casa della poesia.

La settimana che si apre la sera del 17 pone l’attenzione su un testo chiave del poeta, il volume introvabile Progetti sospesi, ora finalmente rieditato da Pazzini, in cui Guerra dona ai posteri il suo testamento progettuale, inno al fare e alla bellezza, contenente indicazioni e suggerimenti con disegni e parole per Santarcangelo e altre città e paesi. Saranno presenti la moglie Lora Guerra e l’editore Pier Giorgio Pazzini; letture di Stefano Stargiotti. A seguire Piazza Ganganelli: storia di un progetto sospeso divenuto realtà, una chiacchierata-narrazione di come la piazza negli anni Novanta ebbe a rinnovarsi grazie alle suggestioni poetiche guerriane e alla sua determinata volontà di proporre idee e trovare soluzioni. Pier Angelo Fontana dialogherà con Giancarlo Zoffoli, Remo Vigorelli, Roberto Garattoni che a fine serata donerà al Comune due disegni da lui realizzati negli anni Ottanta sulla spinta ideale di Tonino Guerra.

Le Giornate di marzo

Ritornano poi le Giornate di marzo per Tonino a cura dell’Associazione Tonino Guerra. Il 19, ore 20.30, appuntamento a Pennabilli al teatro Vittoria, con la conferenza sul tema caro al poeta della poesia del paesaggio, titolo Paesaggi in movimento. Poetiche del camminare. Ospite d’eccezione, già in programma in una precedente edizione a cui dovette mancare per un lutto familiare, il noto agronomo, biologo, entomologo e paesaggista, scrittore e docente francese Gilles Clément, che converserà con Raffaele Milani, docente di Estetica.

A seguire l’incontro con gli altri ospiti: il filosofo francese Gilles A. Tiberghien interverrà su Il paesaggio è una traversata, mentre il filosofo, pedagogista, accademico milanese Duccio Demetrio è chiamato a relazionare su Poetiche del camminare: paesaggi come giardini.

Il giorno 20 per i relatori è prevista una passeggiata dedicata a Tonino Guerra nelle vie del borgo di Santarcangelo, per scoprire i luoghi dove è nato, vissuto, dove incontrava i sodali amici poeti, letterati, pittori.

Il Premio Guerra

Sempre il 20 alle 18 al Supercinema si terrà l’anteprima de I luoghi dell’anima. Italian film fest presieduto da Andrea Guerra.

A seguire verrà assegnato alla poetessa cilena, vedova di Luis Sepúlveda, Carmen Yanez, il Premio alla poesia Tonino Guerra. «Abbiamo deciso di premiare Carmen Yanez per la sua storia umana e letteraria» ha spiegato Luca Cesari, direttore scientifico dell’Associazione Tonino Guerra e direttore dell’Accademia di belle arti di Urbino.

Una vita intensa – quella di Yanez – che non le ha risparmiato tragedie e dolori. Nel 1975, dopo essere stata arrestata dalla polizia politica di Pinochet, che la separò dal marito Luis (si erano sposati giovanissimi), scampò all’inferno della prigionia e rimase in clandestinità fino al 1981, quando sotto la protezione dell’Onu si rifugiò in esilio in Svezia, e fu lì che iniziò a pubblicare le sue poesie. Dopo anni di esilio per entrambi e di separazione – Luis si era risposato in Germania – si rincontrarono; dopo qualche tempo andarono a vivere nelle Asturie, in Spagna, e si sposarono per la seconda volta nel 2004.

Il 21 marzo, Giornata internazionale della poesia, sempre nell’ambito delle Giornate di marzo dell’Associazione, si va a Urbino, nell’aula del rettorato dell’Università. Dalle 11 Conversazione con Carmen Yanez: una vita, una poetica. Chiamato a dialogare con lei Giovanni Darconza, poeta, narratore, traduttore e docente di Letteratura e cultura spagnola all’Università Carlo Bo.

La stessa sera, alle 21 a Pennabilli, al teatro Vittoria, l’omaggio della Georgia con lo spettacolo L’infinità dei tempi diretto da Sandro Mrevlishvili e prodotto dal Teatro Municipale di Tbilisi.

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