Tentata estorsione: l'ex calciatore imolese Bombardini a processo

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Avrebbe provato a estorcere 100mila euro a un imprenditore milanese. Perciò il Gup di Milano, Lorenza Pasquinelli, ha rinviato a giudizio l’ex centrocampista di origini imolesi Davide Bombardini, 48 anni, che ha giocato nel Palermo, e poi in Roma, Atalanta e Bologna. Secondo quanto riportano i principali quotidiani nazionali (dal CorSera a Repubblica), il giudice milanese ha accolto la richiesta di processo formulata dal pm Leonardo Lesti per Bombardini e i due ultrà interisti Andrea Beretta e Claudio Morra, per una presunta tentata estorsione risalente al novembre 2018.

La tentata estorsione sarebbe avvenuta ai danni di un imprenditore 59enne, minacciato affinché consegnasse centomila euro per saldare un presunto debito per l’acquisto delle quote sociali dell’azienda «Milano Procaccini srl», di cui il calciatore era socio.

Al presunto tentativo di estorsione avrebbero preso parte anche i due tifosi dell’Inter, e un quarto uomo rimasto non identificato. Sempre secondo le fonti di stampa nazionale, il gruppo avrebbe incontrato la vittima delle minacce in un cantiere milanese. Prima lo avrebbe minacciato Bombardini ma secondo la ricostruzione della Procura il 59enne non aveva alcun debito con l’ex calciatore. A quel punto sarebbero poi intervenuti i due tifosi, che con toni minacciosi avrebbero spiegato che la somma spettava a loro, per saldare un debito di Bombardini con loro stessi. Minacce reiterate anche il giorno dopo, per cui l’uomo scelse di sporgere denuncia da cui sono nate le indagini. Il processo inizierà il 13 ottobre prossimo davanti all’ottava sezione penale del Tribunale di Milano.

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