Tassista picchiato e ferito alla stazione di Cesena

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Ancora un episodio di violenza alla stazione ferroviaria. Ancora una volta vittima un tassista, tra i pochi che ancora continuano a turnare per dare continuità al servizio in partenza dalla stazione ferroviaria. E ancora una volta protagonista principale della vicenda è una persona già nota alle forze dell’ordine, coinvolto in passato in liti finite a coltellate.

L’ennesima aggressione si è consumata dopo il calar del sole. In un orario in cui, ancora, il traffico e gli impegni per i tassisti sono alti.

Le vetture a disposizione della clientela non erano molte. Almeno in rapporto alle richieste ricevute di trasporto e alle chiamate arrivate al numero per prenotare una corsa. Proprio questo “intenso traffico” pare possa essere stato alla base dell’esplosione di violenza. Il condizionale è d’obbligo perché ad ora non sono state depositate denunce dirette per l’accaduto. Unica arma attualmente in mano alle vittime se si intende veder perseguito un reato commesso nei loro confronti successivamente alla riforma Cartabia.

Stando a quanto ricostruito finora, A.O., magrebino, voleva essere trasportato via dall’area della stazione ma non aveva alcuna intenzione di attendere il proprio turno. Al rifiuto da parte di un tassista di portarlo non si è dato per vinto. Ha atteso che l’autista rientrasse nell’area ferroviaria ma non per ottenere quel trasporto che aveva chiesto (con arroganza) in precedenza. Ha invece iniziato a litigare furiosamente con lui, passando dalle parole alle vie di fatto.

Il proprietario del taxi è stato spinto a terra. Franando su un braccio e procurandosi la frattura di un polso. L’aggressore quindi si è allontanato di tutta fretta temendo che potessero intervenire le forze dell’ordine. Al tassista, medicato in ospedale, è stata diagnosticata una frattura guaribile in non meno di 40 giorni. Un danno personale e lavorativo, sia dal punto di vista del dolore fisico che dell’impossibilità di guidare (e quindi guadagnare) che come “carenza di servizio” per la città, vista anche la contemporanea assenza di un altro tassista per oltre un mese.

Il nordafricano è stato più volte “schedato” dalle forze di polizia per fatti di sangue nella zona. Il più eclatante che in tanti ricorderanno è l’aggressione, terminata a colpi di coltello, e sempre a causa di una lite, avvenuta all’interno del bar Capolinea ed ai danni del proprietario del bar stesso.

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