Cesena, tasse sul materiale alluvionato all'editore Ponte Vecchio: "Sospesi i termini di denuncia"
Non sarà necessario pagare la tassazione prevista sul materiale che è andato perso nell’alluvione. I termini per dichiarare quanto perduto sono ancora aperti grazie al decreto legge varato. «Ringrazio l’Agenzia delle Entrate di avermi chiamato per chiarire la situazione e il Corriere Romagna che ha raccolto il mio amaro sfogo sui social. L’aver dato visibilità alla vicenda di certo ha accelerato il fare chiarezza. Certo che se prima di inviare certe circolari si fosse aspettato il decreto non ci sarebbero state arrabbiature e incomprensioni». Marzio Casalini (della società editrice Il Ponte vecchio) torna sulla vicenda che lo ha visto coinvolto nei giorni scorsi. Dalle notizie che aveva a disposizione sembrava costretto a pagare le tasse sul magazzino di libri che invece era andato perduto nell’alluvione. Tutto per assenza di denuncia che, legge alla mano, andava presentata entro 30 giorni dalla catastrofe del 16 maggio. Cosa a cui nessuno, forse, aveva pensato nel bel mezzo dell’emergenza alluvionale. «Vorremmo rassicurare il contribuente – ha scritto ieri la direzione regionale dell’Emilia-Romagna dell’Agenzia delle entrate – perché è ancora in tempo per predisporre l’autocertificazione sui libri andati distrutti a causa dell’alluvione. Infatti il decreto Alluvione ha disposto che dall’1 maggio al 31 agosto 2023 sono sospesi tutti i termini relativi a procedimenti amministrativi, pendenti alla data dell’1 maggio 2023 (o iniziati dopo questa data) nei confronti dei contribuenti con residenza, domicilio, sede legale o operativa nei territori colpiti (indicati nell’allegato 1 dello stesso decreto), tra cui, appunto, il comune di Cesena. Essendo dunque sospeso il termine di 30 giorni normalmente previsto, il signor Casalini è ancora nei termini per predisporre la dichiarazione sostitutiva sul valore dei beni perduti, che non dovrà essere inviata all’Agenzia ma semplicemente tenuta a disposizione». L’Agenzia ha chiamato anche Casalini per spiegare la situazione. «Ho la singolare presunzione – ha detto poi Marzio Casalini – di essere persona intellettualmente onesta e dunque ora devo ratificare quanto ho scritto su Facebook due giorni fa e quanto riportato sul Corriere Romagna che comunque ha significato poter essere subito informato senza attendere gli infiniti tempi della burocrazia. Il mio sfogo nasceva da una circolare dell’Agenzia delle Entrate, uscita circolo prima del decreto, in cui Ruffini dichiarava l’impossibilità di scaricare dalle tasse 2024 i libri, o in generale la merce rovinata dall’alluvione del 16 maggio, a meno che non si fosse fatta regolare denuncia entro 30 giorni dall’evento. L’ufficio regionale dell’Agenzia delle Entrate mi ha chiamato e una gentilissima signora mi ha informato che il nuovo decreto prevede una dilazione al 31 agosto per tutte le aziende che hanno subito danni dall’alluvione. Ringrazio l’Agenzia delle Entrate per la pronta comunicazione e mi permetto di segnalare che prima di far girare una circolare come quella non sarebbe stato male attendere il decreto. In ogni caso grazie e devo dire che la cosa rappresenta un bel sollievo e mi rende più ottimista sul futuro del Ponte Vecchio».