Tante donne in pellegrinaggio nel rischioso percorso che porta fino a Pontevedra

Nona tappa: Tui-Pontevedra per un totale di 50 km. Terminata la perturbazione che per due giorni ci ha infastidito con vento, basse temperature e brevi scrosci di acqua; oggi giornata solare con temperature fresche al mattino, in progressiva crescita durante la giornata; caldo sempre mitigato dal vento del nord. Un ultimo sguardo al Minho, alla poderosa fortezza di Valenca e alla imponente cattedrale di Tui e ci si getta sulla trafficata statale 550 che ci accompagnerà sino a Pontevedra. Pedaliamo di buon passo su una stretta corsia che in alcuni punti ci lascia al massimo 20 centimetri di strada e veniamo continuamente affiancati da autotreni e automobili che ci passano accanto ad alta velocità. Veramente molto rischioso andare in bicicletta come avevamo già notato sulle strade del Portogallo!

Tante donne

Pellegrini oggi numerosissimi, in parte provenienti anche dalla senda litoral, soprattutto a piedi e in minima quota in bicicletta. Incrociamo e salutiamo con un cenno di mano una ciclista solitaria che avevamo già visto in Portogallo. Il sesso femminile quest’anno su questo percorso è presente in numero superiore ai maschi; le donne percorrono il Cammino sia a piedi che in bici (ieri abbiamo incontrato un gruppo di quatto cicliste che procedevano di buona lena su un tratto montuoso). Questa importante presenza di donne anche in solitario sul cammino è un segno evidente di una positiva evoluzione del costume ma anche di come il Cammino abbia saputo adattarsi alle nuove realtà sociali. Io personalmente faccio i miei più sentiti complimenti e esprimo tutta la mia ammirazione a tutte le donne che si immergono nel ruolo di pellegrini, anche perché ingentiliscono e rendono più umano un percorso che negli anni passati era principalmente praticato da maschi spesso anche con modi rudi e sbrigativi.

Il percorso fino a Pontevedra

Si supera la salita di Mos e poi ci si butta a capofitto in discesa per raggiungere Redondela che è conosciuta come la città dei viadotti, data la quantità di sopraelevate ferroviarie che la attraversano. Da Redondela il cammino costeggia la ria di Vigo; abbiamo potuto ammirare il ponte de Rande sulla ria di Vigo che collega Redondela con Moana. Si arriva a Arcade famosa per le ostriche e si prosegue per Pontevedra in un continuo saliscendi che non fa gioire le nostre gambe ormai affaticate Pontevedra, fondata ai tempi dei Romani con il nome di Tourqua, ha un centro storico ricco di fascino con alcune piazze ricche di portici come plaza de Ferreira; nelle vicinanze la celebre chiesa de la Virgen Peregrina, patrona della provincia e del Cammino Portoghese. La chiesa barocca, costruita a partire dal 1778, mostra una particolare pianta a forma di vieira, la conchiglia simbolo dei Cammini Composteliani. In una piazzetta accanto l’antico e austero Convento di San Francesco. Ci si gusta verso le 18.30 un aperitivo a base di sangria come ricompensa delle fatiche di giornata.

Ci stiamo avvicinando alla fine di questo Cammino (mancano ancora due tappe con ormai poche decine di chilometri da percorrere) e sarà forse il fresco dell’Oceano che verso sera viene ad abbassare le temperature, tanto da farle sembrare settembrine, che si insinua un po’ di malinconia; anche questa grande avventura sta per terminare; abbiamo attraversato due paesi che per quanto vicini sono diversi; più semplice e più triste il Portogallo, più avanzata ma anche più estrosa e più festosa la Spagna. Domani si parte per Padron attraverso Caldas de Reis fra acque termali, antichi monumenti e peperoni che sono una specialità di Padron, a denominazione di origine protetta dal 2009. La insidiosa e fastidiosa nazionale ci accompagnerà per tutta la giornata. Buen Camino

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