Superare se stessi, la pericolosa salita verso Coimbra

Quarta tappa: Tomar-Coimbra si parte verso le otto sotto un cielo nuvoloso con una temperatura decisamente più bassa rispetto ai giorni precedenti e con la presenza di un fresco vento da nord che ci ha accompagnato per tutta la giornata anche dopo la ricomparsa del sole. Tutto questo ci ha permesso di affrontare decisamente meglio la giornata che è stata comunque difficile per il chilometraggio (circa 90 km) su un terreno fortemente ondulato con continui saliscendi che ci hanno costretto a frequentissimi cambi di ritmo e a continue sollecitazioni del cambio. Il paesaggio essenzialmente agricolo e boscoso è sempre molto desolato nel senso che si incontrano poche persone e tantomeno pellegrini; stamane ne abbiamo incrociati due in senso opposto, probabilmente diretti a Fatima. Oggi per la prima volta in questo cammino abbiamo avuto difficoltà nel mantenere la corretta rotta e abbiamo dovuto fare ricorso a informazioni che abbiamo chiesto agli sparuti automobilisti che si è incontrati.

L’avvicinamento a Coimbra poi è stato drammatico perché abbiamo dovuto percorrere per un lungo tratto una trafficatissima statale in salita che ci ha veramente prostrati sia fisicamente che mentalmente per la preoccupazione dei veicoli che ci correvano accanto mentre noi pedalavamo su una striscia stradale non più larga di 30-40 cm. Abbiamo avuto veramente paura per la nostra incolumità. Siamo finalmente giunti a Coimbra attraversata dal fiume Mondego lungo circa 240 km; è il fiume più lungo tra quelli il cui percorso si svolge interamente nel Portogallo ed è il quinto più lungo. Il ponte di Santa Cruz ne permette l’attraversamento da una sponda all’altro. Coimbra fu fondata dai Romani con il nome di Aeminium; occupata dai Mori, nel 1064 fu riconquistata da Alfonso di Castiglia, anche se gli Arabi mantennero le proprie scuole e attività commerciali e la coltura mozarabica rimase un tratto caratterizzante di Coimbra. I re cristiani ne fecero sede di Corte e chiave di un sistema di fortificazioni affidato ai Templari. Nel XIII secolo perse il suo ruolo di capitale politica a favore di Lisbona, ma conquistò quello colturale con la fondazione dell’Università. L’università visse un periodo oscuro con la gestione dei gesuiti m riprese tutto il suo fulgore grazie al marchese di Pombal che riconsegnò a Coimbra quel ruolo di faro culturale della nazione che ancora oggi le compete. Ricordo che l’Università di Coimbra fu fondata nel 1290 da Dom Dinis e da allora è considerata uno dei maggiori centri di diffusione della cultura in Europa. Coimbra conta oggi circa 135.000 abitanti e attorno alla parte storica si è sviluppata una ampia parte moderna. Importanti monumenti sono la Libreria Joanina, la Cattedrale vecchia di Coimbra, il Monastero della Santa Croce, Santa Chiara vecchia e nuova. Con l’arrivo a Coimbra oggi si è superato un punto strategico importante del nostro Cammino; la fiducia sta aumentando; i giorni prossimi non vengono previsti così canalicolari come i precedenti. La stanchezza incomincia sempre di più a farsi sentire ma la nostra determinazione resta immutata anche se in giornate come quella di oggi si raggiungono o addirittura si superano i nostri limiti psicofisici. Ma il Cammino di Santiago è anche questo; riuscire a superare anche se stessi! A domani. Buen Camino. 

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