Striscia la notizia, l'Aeroporto di Rimini e quella sosta salata

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Blitz di “Striscia la notizia” all’aeroporto di Rimini, cento euro per la sosta dei bus, 10 volte più di Venezia. Nella lista spese di chi viaggia in aereo c’è da tener presente anche il posteggio dell’auto che, se non si può contare sul passaggio di qualcuno, può trasformarsi in un vero e proprio salasso. Perciò in un’epoca di caro energia e carburante alle stelle, sempre più viaggiatori optano per arrivare in aeroporto, sì, ma a bordo di bus turistici. Peccato che, persino per i conducenti non manchino le sorprese, almeno stando alle dichiarazioni di “Striscia la notizia” nella puntata andata in onda giovedì sera. Ad alzare il velo su quella che definisce «un’anomalia» è l’inviato Moreno Morello, noto per il linguaggio forbito e le falcate immortalate dal piccolo schermo mentre insegue chi si dà alla fuga, pur di evitare le sue domande a raffica.

«Che stangata»

Sbarcato all’ombra dell’arco di Augusto, Morello mette sotto la lente l’Aeroporto di Rimini e San Marino dopo una premessa. «In quasi tutti gli scali d'Italia per i bus turistici è possibile scaricare i passeggeri in modo gratuito, nei pressi degli scali stessi - spiega - o pagando un corrispettivo per la breve sosta nell'area di scarico passeggeri». Prima scende nei dettagli: «I prezzi di solito sono esposti. Qualche esempio? Per i bus turistici si può arrivare ai 10 euro di Venezia, oppure ai 15 di Bologna». A seguire punta i riflettori sull'aeroporto intitolato a “Federico Fellini” dove, accusa, «non viene esposto alcun prezzo tant’è che a fornire agli autisti dei bus la ferale notizia del prezzo è un incaricato ad hoc, posizionato nei pressi di una sbarra, esattamente come avveniva tanto tempo fa. Il costo? Cento euro, una cifra da record», allarga le braccia.

«Non ci resta che piangere»

Con l’occasione il protagonista non lesina una gag del suo repertorio, inframezzando la spiegazione con la celebre scena, tratta da “Non ci resta che piangere”, il film diretto e interpretato da Roberto Benigni e Massimo Troisi, in cui a ogni passaggio l’ufficiale chiede il pagamento di un fiorino ai malcapitati. Altro che un fiorino, ironizza Morello, a Rimini le cifre ben altre.

Cartelli in arrivo

Critiche a cui ha risposto Marco Lombardi, referente dei rapporti con il territorio dell’aeroporto. «Alcuni cartelli li stiamo predisponendo proprio adesso e saranno esposti fra pochi giorni - segnala ai microfoni Mediaset -. Abbiamo diverse tariffe, che riguardano i parcheggi, e sarebbe complicato metterle tutte, ma abbiamo una predisposizione sul sito. Va sottolineato che qui parliamo di una gestione privatistica e siamo soggetti come tutti alle regole del nostro bilancio». Ma per Morello il ragionamento non regge, al vetriolo il suo commento finale: «Anche il vicino aeroporto di Forlì ha gestione privatistica, ma l'accesso dei bus ha una tariffa 10 volte inferiore».

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