Stretta del Governo sul Covid: ecco tutte le nuove regole

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C’è chi tira un sospiro di sollievo, chi guarda il bicchiere mezzo pieno, chi si strappa i capelli. Sono molto differenti le reazioni della Romagna di fronte alla stretta del Governo per il contenimento dei contagi. Intanto, però, il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini esclude il passaggio in zona gialla da lunedì 27 dicembre.


Mascherina Ffp2

Festeggiano sicuramente i cinema e i teatri: l’obbligo del tampone anche per le persone vaccinate di cui si era discusso, infatti, lascia il posto a un molto più gestibile obbligo di mascherina Ffp2, che si allarga anche ai musei, agli stadi, agli eventi sportivi e ai mezzi di trasporto pubblico sia locali che a lunga percorrenza. In compenso, il consumo di cibi e bevande al chiuso e agli eventi sportivi sarà vietato fino al 31 gennaio. La mascherina, inoltre, sarà obbligatoria anche all’aperto (e in questo caso anche solamente chirurgica) anche in zona bianca.

Green pass valido sei mesi

Dal 1° febbraio, la validità del green pass verrà ridotta a sei mesi dall’ultima somministrazione del vaccino. E una contemporanea ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza riduce anche il periodo minimo per la somministrazione della terza da cinque a quattro mesi dal completamento del ciclo vaccinale primario.


Green pass anche al bar

Le nuove misure prevedono, poi, l’estensione dell’obbligo del green pass rafforzato alla ristorazione al chiuso anche al banco, alle palestre e alle piscine fino al 31 gennaio. «Meglio questa soluzione che la chiusura o altre restrizioni, su questo non c’è il minimo dubbio» dice Gaetano Callà, presidente di Fipe Confcommercio Rimini.

La decisione «colpirà i bar che vivono di colazioni, in particolare quelli del centro storico – prevede –. E verrà a mancare la clientela “veloce”, quella che garantisce il maggior giro: un caffè è un’occasione per entrare in un locale, salutare il titolare e scambiare due chiacchiere, anche per chi si vuole riparare dal brutto tempo. Questo provvedimento, però, mortifica completamente questo aspetto».


Tampone per le discoteche

Il tampone anche per le persone vaccinate diventa obbligatorio, invece, per l’ingresso nelle Rsa e nelle discoteche fino al 31 gennaio, nel caso in cui non si sia ancora fatta la terza dose del vaccino. «Questa decisione spegne la Riviera. Le discoteche non apriranno del tutto – annuncia Gianni Indino, presidente del sindacato italiano locali da ballo dell’Emilia-Romagna –, perché con queste condizioni non è assolutamente possibile».

Guardando indietro, «già l’introduzione dell’obbligo del super green pass aveva svuotato i locali, altro che problemi di capienze – aggiunge –. E questo provvedimento è una pietra tombale per il comparto, che conta sul Capodanno per il 15% degli incassi, che è stato martoriato da due Governi e che sta morendo nella più completa indifferenza. Siamo diventati delle aziende scomode, i nostri sacrifici non sono serviti a niente. Piove sempre sulle stesse categorie, ma non è una pioggerellina, è un diluvio».

Niente feste

Il Governo ha cancellato tutti gli eventi e le feste all’aperto che potrebbero causare assembramenti fino al 31 gennaio. In primis, le feste di Capodanno, a cominciare, per esempio, da quella in piazza Malatesta a Rimini, ma anche Cattolica e tantissimi altri comuni.


Zona bianca fino a gennaio

C’è spazio anche per una buona notizia che riguarda l’intera Emilia-Romagna: «Credo non andremo in zona gialla nemmeno la prossima settimana – annuncia Bonaccini –, quindi credo fin dopo Capodanno, perché per quanto la diffusione del virus sia molto alta siamo ancora sotto le soglie, in particolare nei reparti Covid non raggiungeremo il 15%».

Questo è l’unico fra i tre parametri previsti (a fianco dell’incidenza superiore a 250 casi ogni 100.000 abitanti e della capienza dei reparti non Covid al 10%) che la nostra regione non ha ancora superato.

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