Storia di Marco Macina, la più grande promessa non mantenuta del calcio

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"Era il più forte al mondo tra gli Under 15, poteva essere Messi, non ho mai più visto uno con il suo talento". Le parole di Roberto Mancini inquadrano alla perfezione la storia di una delle più grandi promesse non mantenute del calcio. Una storia, quella di Marco Macina, diventata un libro uscito il 6 settembre dal titolo "Era il più forte di tutti" (Minerva), la biografia del talento sammarinese scritta insieme al giornalista Marco Selleri. Macina, classe 1964, inizia a giocare a San Marino nel Tre Penne, quindi a 13 anni viene ingaggiato dal Bologna. Compagno di squadra e di stanza di Roberto Mancini, esordisce giovanissimo in prima squadra contro la Juventus nel 1981. Tra la fine degli anni Settanta e i primi anni Ottanta è considerato un giovane calciatore tra i più forti al mondo. Gioca nel Bologna, Arezzo, Parma, Milan, Reggiana e Ancona, poi si ritira dalle competizioni a soli 24 anni, lasciando completamente il calcio a 26 anni. Appassionato delle classiche di ciclismo, vive insieme
a Simona e alla figlia Alessandra. Da anni è dipendente dell’Ufficio del Turismo della Repubblica di San Marino. Ha avuto una carriera breve, inferiore alle sue possibilità, alle attese, ma lui, puro
talento calcistico, ha lasciato un ricordo cristallizzato e degno di un campione del mondo.
Franco Colomba, che ha scritto la prefazione, e Massimo Bonini, che ha curato la postfazione,
regalano al lettore l’esatto profilo di Marco, della sua storia nel mondo del pallone e non solo.


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