Rimini, stop ai rilasci di certificati, i tabaccai: il ministero cambi idea

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Stop al rilascio dei certificati anagrafici presso tabaccherie ed edicole, ed è già polemica. «Appena uscita la circolare, abbiamo subito bloccato questo servizio». Giorgio Dobori, presidente della Federazione Italiana Tabaccai della provincia di Rimini ha annunciato la sospensione del servizio di rilascio di certificati anagrafici da parte delle tabaccherie (circa 40 a Rimini) aderenti all’accordo commerciale Smart Anrp. La notizia è seguita all’emanazione da parte del Ministero dell’Interno di una circolare in data 31 ottobre. «Stiamo cercando di far capire al ministero la bontà del nostro progetto, e che abbiamo le carte in regola per quanto riguarda la sicurezza e quelle che sono le regole relative alla privacy», spiega il presidente provinciale Fit, aggiungendo come, «il nostro progetto non va a ledere i diritti delle persone». Sulla stessa linea anche il Comune di Rimini. L’assessore ai servizi civici Francesco Bragagni parla di «ritorno al passato», difendendo il lavoro svolto dall’amministrazione cittadina in questi ultimi anni allo scopo di semplificare le procedure necessarie al rilascio di certificati. La circolare è seguita ad alcune criticità sollevate dal Garante per la protezione dei dati personali in merito al rilascio di tali certificazioni. A ciò si aggiunge il divieto di richiedere l’acquisizione, con la propria identità o attraverso una delega, di certificati relativi a soggetti terzi. Una situazione che rischia di compromettere seriamente il progetto di semplificazione burocratica avviato dal Comune in accordo con alcune categorie di esercenti. Una presa di posizione che ha incontrato il favore della Fit, con il presidente Dobori che ha accolto con piacere «il fatto che il Comune si sia schierato per far capire che questa circolare non è del tutto chiara e ha sollevato anche questioni di tipo legale alla luce del fatto che la responsabilità in materia è in capo al sindaco, e non al ministero».

Le lunghe attese

Una situazione quella generata dalla circolare, dunque, che comporta un brusco stop ad un servizio largamente utilizzato dai cittadini. Molti, infatti, apprezzavano la possibilità di evitare lunghe attese agli uffici comunali affidandosi ai normali orari di apertura delle tabaccherie per ottenere i propri certificati. «Non sono d’accordo con il contenuto della circolare in questione», spiega Massimo Pruccoli, proprietario di una tabaccheria a marina centro e consigliere provinciale FIT. «La cittadinanza era contenta di non dover fare la fila agli uffici, anche spendendo un paio di euro in più; il servizio era rapido e agevole, e ultimabile in qualunque momento», continua Pruccoli. Dunque, in attesa che «la circolare venga chiarita, noi siamo pronti a riprendere il servizio nel rispetto delle regole sulla sicurezza e sulla privacy che abbiamo comunque sempre osservato», afferma il presidente Dobori, che si definisce comunque ottimista circa «la possibilità che il Ministero possa rivedere la circolare, permettendo così il ripristino del servizio di rilascio certificati da parte delle tabaccherie». Andrea Conti

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