Stefano Accorsi allo Stignani di Imola con "Azul"

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Quattro amici, una sola fede: il calcio. Quattro vite in una città dove il gioco del pallone è febbre, amore e passione. È la storia che porta in campo, anzi a teatro, Daniele Finzi Pasca autore e regista di Azul. Gioia, furia, fede y eterno amor, lo spettacolo in scena da oggi al 29 gennaio al teatro Stignani di Imola (ore 21; sabato e domenica alle 15.30). A interpretare il gruppo di amici che fa i conti con le rispettive vite, tra ricordi e tentativi di ricostruire una serenità andata a pezzi, sono quattro attori carichi di umanità, mestiere e passione : Stefano Accorsi, Luciano Scarpa, Sasà Piedepalumbo e Luigi Sigillo. Uomini uniti da una passione folle per la squadra del cuore e da infanzie originali, quasi fiabesche. Sono fatti di materia semplice come il pane, ma la domenica, allo stadio si fanno travolgere da una furia che ogni volta li spazza e li sconquassa. Una storia di gente schietta, unita da un’amicizia inossidabile che aiuta ad affrontare la vita stringendosi in un abbraccio delirante e commovente. Un racconto che porta il pubblico in un mondo pieno di colori, passione, ironia e di personaggi semplici e pieni di fragilità, nei quali tutti possono riconoscersi.

«Ho sempre raccontato storie di personaggi carichi di umanità, fragili e trasognati – scrive l’autore –. Il mio teatro è costruito riproducendo il linguaggio dei sogni. Procede per allusioni, associazioni di idee. I ricordi emergono come bollicine che tornano a galla in una bibita che ammazza la sete nelle giornate di caldo fuoco. Amo i colpi di scena, i finali a sorpresa, le macchine teatrali, la magia e l’illusione. Cerco di costruire immagini rarefatte, sospese in un tempo inventato, leggero».

Per Stefano Accorsi, «far parte di uno spettacolo così, sospeso fra sogno e semplicità, fra amicizia, ironia, fragilità, passione, tifo, musica e colori, dopo un periodo come quello che abbiamo vissuto e dal quale ancora non siamo totalmente usciti, è una meravigliosa avventura. Daniele Finzi Pasca scrive in modo tridimensionale, bisogna letteralmente entrare nel suo mondo per abitarlo e viverlo, sentirlo senza voler spiegare ogni cosa. Con Luciano Scarpa, Sasà Piedepalumbo e Luigi Sigillo in scena è puro divertimento anche quando si toccano le corde più profonde e intime».

Info: 0542 602600

Tanti successi “is megl che uan”Accorsi in breve

Classe 1971, Stefano Accorsi vive la sua infanzia in una frazione di Budrio, Bagnarola. Dopo la maturità scientifica al Liceo Sabin, si iscrive alla Scuola di Teatro Alessandra Galante Garrone di Bologna, spinto da una piccola esperienza nel film “Fratelli e sorelle” avuta rispondendo a un annuncio di Pupi Avati. Nel 1992 è coprotagonista nel film di Luigi Zanolio “Un posto”. Nel 1993 si diploma ed entra nella Compagnia del Teatro Stabile di Bologna. L’anno successivo lavora in una serie di spot pubblicitari per il gelato Maxibon; la battuta in inglese maccheronico «Du gust is megl che uan» diviene un tormentone. Nel 1996 con il film” Jack Frusciante è uscito dal gruppo” ottiene il successo che dà inizio alla carriera cinematografica, consacrata con “Radiofreccia”, film di Ligabue . Da allora tanti film, teatro e tanti successi.

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