Sposarsi a Rimini? Sabati e domeniche piene per tutto il 2023

Archivio

«Né di Venere né di Marte non si sposa non si parte, né si dà principio all’arte», recita la saggezza popolare. Almeno il matrimonio di venerdì, però, non è più un “tabù”. I sabati e le domeniche già pieni per mesi e mesi, infatti, spingono molte coppie a ripiegare su giornate infrasettimanali.

Per l’organizzazione della cerimonia, ci si affida di più all’esperienza delle wedding planner. I Comuni mettono a disposizione quanto più possibile le proprie eccellenze per ospitare i riti civili. E, dopo l’abolizione delle restrizioni legate al coronavirus, si torna alle feste con la musica e il ballo.

«Calendario pieno»

«Quest’anno si sono riposizionati tutti i matrimoni annullati in precedenza e si sono aggiunti quelli che erano previsti per il 2022 - spiega Rita Leardini, cofondatrice di Leardini Group -, quindi abbiamo un calendario veramente molto molto pieno».

Guardando un attimo indietro, «in questi due anni, un sacco di coppie che avevano fissato date per le nozze hanno poi spostato, perché per chi vuol fare una festa di matrimonio alla fine è importante tutta la parte finale del ballo, per avere il deejay e la musica, cose che non erano concesse - ricorda -. Nei due anni precedenti abbiamo avuto molte cancellazioni, siamo passati da un centinaio di matrimoni all’anno a venti, se non di meno».

Adesso «abbiamo nozze anche il giovedì, il venerdì, il mercoledì, anche in giorni abbastanza inconsueti per ricevimenti nuziali - aggiunge -. Anche perché sabato e domenica sono veramente tutti pieni fino al 2023. Chi decide di sposarsi deve accettare un giorno infrasettimanale».

Tornare a lavorare a pieno regime è una soddisfazione, «perché dopo due anni ne avevamo bisogno per rifar partire un po’ tutta la nostra macchina organizzativa - commenta -. Abbiamo molti dipendenti, quindi non avere lavoro poi significa non solo rimanere fermi noi, ma non dare poi a nostra volta lavoro a tutti quelli che sono i nostri collaboratori».

«Anche dall’estero»

Un momento «sicuramente positivo rispetto alle prenotazioni, ma anche rispetto allo scorso anno, perché comunque abbiamo iniziato l’attività prima - conferma Barbara Muratori, della Collina dei poeti di Santarcangelo -. E poi maggiori richieste anche infrasettimanali, perché le richieste sui sabati e sulle domeniche erano già occupate da precedenti prenotazioni e date».

Segno che «i ragazzi hanno desiderio di sposarsi - continua -. Noi ne abbiamo un numero maggiore rispetto all’anno scorso, ma era abbastanza prevedibile. Abbiamo dei venerdì, abbiamo dei lunedì. Magari altre volte c’erano solo il sabato e la domenica. Ne abbiamo anche alcuni dall’estero (Francia, Germania, Inghilterra) e sono stati confermati. Adesso, fortunatamente, non ci sono più le restrizioni e allora hanno deciso di convolare a nozze, ma erano già prenotazioni che giravano da un paio di anni. Siamo certamente contenti».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui