Sport e inclusione: il Cesena Fc partecipa al campionato rifugiati

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Cesena sarà l’unica realtà romagnola della Serie C di calcio ad aderire ad un grande progetto di sport ed integrazione voluto proprio dalla Lega Pro.

Profughi in campo, in una squadra composta per metà da cittadini italiani da sempre residenti qui e per l’altra metà da rifugiati.

Si chiama Integration League il progetto che Lega Pro promuove con il supporto di Unhcr e Project School e il cofinanziamento dell’Unione Europea.

Si tratta di un torneo misto che coinvolge cittadini locali insieme a rifugiati, richiedenti asilo, titolari di protezione sussidiaria e temporanea.

I team di Lega Pro che hanno aderito al progetto sono Ancona, Virtus Francavilla, Fidelis Andria, Monopoli, Potenza, Feralpi Salò, Reggiana ed appunto il Cesena Fc.

Le squadre che verranno composte per partecipare all’Integration League saranno a contatto diretto con i club che hanno aderito all’iniziativa: si alleneranno nelle loro strutture ogni settimana per prepararsi a competere. Il via ufficialmente sarà ad aprile 2023 in due gironi da 4 squadre, con partite di andata e ritorno. Fino ad allora ci saranno gli allenamenti per trovare affiatamento tra nuovi compagni di squadra.

Le prime due squadre classificate di ogni girone disputeranno le semifinali e finali che avranno luogo in un’unica città e avranno visibilità nazionale. Ciò avverrà nel mese di giugno.

Integration League nasce come una proposta ai territori, per venire incontro alle loro esigenze di integrazione e inclusione.

Per dialogare con le istituzioni e le comunità locali nell’ottica di costruire un ponte fra persone, così come solo lo sport può fare.

Mentre le squadre verranno formate e si alleneranno, saranno organizzate delle attività collaterali con finalità formative e di sensibilizzazione, focalizzate sull’inclusione.

Potranno partecipare all’Integration League cittadini italiani di sesso maschile residenti o domiciliati nelle città dei Club di Lega Pro aderenti assieme a rifugiati, richiedenti asilo, titolari di protezione sussidiaria e temporanea, di sesso maschile residenti o domiciliati nelle città dei Club di Lega Pro aderenti.

Ai partecipanti sarà riconosciuto un attestato di partecipazione finale, il kit di abbigliamento sportivo, l’opportunità di prendere parte a un progetto sportivo con una squadra di calcio locale ed una bella occasione per entrare a far parte in modo attivo del tessuto sociale del territorio in cui si vive.

Inoltre saranno coperte tutte le spese di viaggio. E finiti i 5 mesi di allenamento ci saranno tutte le partite ufficiali da giocare.

«Mi congratulo con la Lega Pro e il presidente Francesco Ghirelli per questa bella iniziativa, che si inquadra nel solco dell’attività che la Figc svolge con ‘Progetto Rete’ già da diversi anni con i minori stranieri non accompagnati, che compiono un passo decisivo verso l’inclusione nel nostro Paese attraverso il calcio» ha detto Gabriele Gravina, .residente della Figc.

«Sono orgoglioso di questo progetto perché fa emergere, ancora una volta, la straordinaria capacità dei club di Serie C di essere vicini ai territori e di dare risposte ai bisogni sociali» ha dettagliato il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli.

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