«Sono arrivato stamattina (ieri, ndr) e ho trovato il locale completamente allagato. Qualcosa come 70 centimetri di acqua. Un disastro». Abbattuto, disorientato, Yuri Bianchi, gestore del Bistrot del Mare, ristorante sulla spiaggia, tra i bagni 27 e 28, davanti a piazzale Kennedy, dopo un momento di comprensibile sconforto tira fuori l’animo romagnolo e sottolinea con orgoglio: «Noi non molliamo mai. Pochi giorni, il tempo di pulire tutto e riparare i danni, e riapriremo il locale».
Bianchi, cosa è successo?
«È successo che essendo sotto il livello dell’arenile l’acqua del mare, che è arrivata fino a ridosso del Parco del mare, ha invaso tutto: sala e cucina»
Danni ingenti?
«Per adesso non saprei indicare una cifra precisa. Però da una stima approssimativa possiamo parlare di 40-50mila euro di danni».
Cosa è andato distrutto?
«Ho qui il tecnico dei frigoriferi che mi ha già detto che i banconi frigoriferi sono da buttare. Ne ho quattro, per cui siamo già a 10mila euro circa. Poi c’è l’abbattitore, e anche qui se ne andrà una bella cifra, e il mobilio. Per non parlare dei prodotti alimentari, carne, pesce: è tutto da gettare nella spazzatura».
Chiederà aiuto alle istituzioni?
«Noi siamo abituati a fare da soli. Già lo scorso anno, a settembre, durante un’altra mareggiata, si verificò qualcosa di simile e non ricevemmo alcun aiuto. Speriamo che adesso le istituzioni ci diano una mano».
Quando pensa di poter riuscire a riaprire l’attività?
«Sia io che i miei collaboratori, in questo periodo ne ho una quindicina in servizio, che d’estate, in piena stagione, saliranno a una trentina, siamo già al lavoro per far defluire tutta l’acqua, pensate che i tavolini sono quasi completamente sommersi, portare via il fango che si è accumulato, e pulire tutto. Per cui ritengo che già sabato, al massimo domenica, il ristorante potrà riaprire. Sempre che il mare non ritorni a salire. L’emergenza non è ancora rientrata».
In zona piazzale Kennedy ci sono altri locali allagati?
«Qui vicino a me c’è il Nettuno, ma loro sono in alto, per cui non hanno avuto problemi. La parte sottostante, invece, diciamo gli scantinati, quelli si sono allagati. Così come tutte le cabine degli stabilimenti balneari di Marina centro».
Bianchi, davanti a questi eventi meteorologici estremi e ripetitivi l’unica soluzione diventa l’innalzamento del locale.
«Certo. Ed è proprio quello che avevamo intenzione di fare. Demolire la struttura e ricostruirla ex novo, rinnovata anche nel design. Un progetto di massima lo avevamo anche, per una spesa vicina al milione di euro. Ma la Bolkestein ci ha scoraggiati. Impossibile investire davanti all’incertezza del futuro. E, soprattutto, se non sai, tra un anno, che fine farà la tua concessione».