Sogliano, a Ginestreto già 3mila tonnellate di rifiuti da alluvione

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Tremila tonnellate di rifiuti alluvionati già stoccati, mentre non ci sono previsioni su quanti ancora ne arriveranno. Mobili, vestiti, libri del cuore, quadri, frigoriferi. Tutto quello a cui si pensa se si immagina casa o una cantina. Tremila tonnellate che però non rendono l'idea di tutta la vita andata persa tra l'acqua e il fango delle strade romagnole. E si parla di una quantità in fase di evoluzione.

La raccolta dei rifiuti alluvionati a Cesena è partita da subito, già il 20 maggio sono stati una trentina i primi mezzi messi a disposizione. L'attività è poi proseguita per tutta la settimana successiva. Di lì a poco ci si è resi conto che le quantità sarebbero state tali da chiedere un passaggio a fasi. In modo da consentire alla discarica di Ginestreto a Sogliano di avere il tempo sufficiente per poter svolgere correttamente la propria attività, con una frequenza il più proporzionale alla capacità di smaltimento possibile. A Cesena alcuni dei depositi temporanei stabiliti dal Comune sono stati organizzati tra via Larga di Sant'Andrea e via Adele Bei, tra lo Zincaturificio Cesenate e il magazzino dell'Arca. Da lì il materiale alluvionato è stato portato a Sogliano, perché col fango che era permeato ovunque era impossibile affidarsi ai termo valorizzatori di Forlì, Coriano o Bologna.

L’ordinanza regionale

Da subito la Sogliano Ambiente ha risposto positivamente all'impegno straordinario richiesto. Da tutta la Romagna e non solo da Cesena. Racconta cosa è successo Giovanni Giannini, direttore generale di Sogliano Ambiente che gestisce la discarica di Ginestreto: «In seguito all’ordinanza contingibile e urgente emessa dal presidente della giunta della Regione Emilia-Romagna per far fronte all’evento alluvionale (n. 66 del 18 maggio), Sogliano Ambiente è stata contattata dai gestori del servizio pubblico che si occupano della raccolta dei rifiuti in Romagna e ha messo a disposizione i propri impianti, in linea con quanto richiesto dai provvedimenti regionali».

Gli impianti di Ginestreto

Sogliano Ambiente è un’azienda a prevalente capitale pubblico, controllata dal Comune di Sogliano, che gestisce nel territorio comunale il Polo integrato di Ginestreto, dotato di impianti di trattamento, recupero e valorizzazione del rifiuto e di impianti per lo smaltimento definitivo dei rifiuti non recuperabili. «Abbiamo - continua Giannini - un impianto di bio-stabilizzazione per la frazione organica, un impianto di cernita della frazione secca del rifiuto, un impianto di trattamento dei Raee, oltre a impianti di cogenerazione per la produzione di energia elettrica da biogas, e gestiamo una discarica operativa. I nostri uffici competenti si sono quindi affrettati ad omologare i rifiuti provenienti dall’evento alluvionale verificando le richieste del gestore per organizzare al meglio i servizi e attivarli in via d’urgenza».

Come funziona

Il direttore spiega come avviene il lavoro: «In seguito alla loro raccolta, i rifiuti derivanti dall’emergenza in corso, vengono trasportati al Polo integrato di Ginestreto e, dopo pesatura e verifica amministrativa, vengono scaricati presso l’area dell’impianto di selezione. Il personale esperto, addetto all’impianto, si occupa anzitutto di individuare l’eventuale presenza residua di rifiuti non conformi o pericolosi – perché purtroppo le esondazioni e gli allagamenti hanno coinvolto principalmente magazzini e cantine dove si trovavano anche elettrodomestici contenenti sostanze pericolose – che vengono separati e depositati in appositi container per poi essere successivamente trattati o smaltiti presso impianti terzi autorizzati. Si procede quindi alla selezione dei rifiuti da trattare in loco nell’impianto di cernita (plastiche, legno, carta, cartone, metalli, vetro) al fine di recuperare frazioni di rifiuto merceologicamente uniformi, riciclabili e riutilizzabili, e dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche che vengono trasportati al nostro impianto Raee, dove si svolgono operazioni sia di recupero che di separazione/trattamento ai fini del recupero. Quanto ai rifiuti non recuperabili, si effettua la riduzione volumetrica tramite triturazione prima di avviarli a smaltimento nella discarica in gestione». La disponibilità dei dipendenti ha consentito di ampliare le fasce orarie di attività, rese necessarie dalla quantità di rifiuti in arrivo, «per poter rispondere al meglio alle esigenze dei gestori, rendendo gli impianti operativi anche nei giorni festivi».

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