Sicurezza: controllo straordinario alla stazione di Cesena

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Ai normali presidi del territorio calendarizzati tra polizia locale (che staziona a più riprese in zona durante il giorno), carabinieri e polizia (che battono l’area con Gazzelle e Volanti in qualsiasi momento del turno, anche di notte, che sia libero da altri impegni) si sono aggiunti in queste ore controlli straordinari della zona della stazione ferroviaria e dei bus.

Finalizzati a censire “la qualità” di chi staziona all’esterno dei terminali di treni e bus e circoscrivere eventuali o potenziali rischi.

Così attorno alle 11 di ieri pattuglie del Commissariato di via Don Minzoni hanno organizzato un controllo straordinario lungo la via Roma. Concentrandosi in particolar modo nella fetta di marciapiede (a ridosso dell’ex dopo lavoro ferroviario) dove normalmente bivaccano i tossicodipendenti in attesa di poter acquistare e consumare la propria dose quotidiana.

La decina di presenze in quel momento è stata rapidamente sottoposta a verifiche personali. Un blitz durato poco temporalmente perché quasi subito gli agenti si sono imbattuti in uno straniero che non aveva con sé documenti d’identità che ne confermassero la possibilità di restare lecitamente sul territorio italiano. Così l’uomo è stato caricato in auto e portato in Commissariato, per le verifiche e i provvedimenti del caso.

Naturalmente, dopo l’ultimo episodio di violenza avvenuto a Natale, dove un 31enne marocchino è stato pestato a sangue ed è stato soccorso dal 118 (per poi scappare dall’ospedale il giorno di Santo Stefano), quella di ieri sarà soltanto una di numerose verifiche aggiuntive sull’area stazione che sono programmate. Con la prospettiva di aumentare le presenze in stazione di divise nel tempo e fino alla realizzazione dei lavori strutturali che muteranno (negli anni) radicalmente il volto della zona. Rendendola molto più appetibile per la frequentazione di studenti e cittadini e molto meno fruibile da chi cerca luoghi per consumare droga o per delinquere. Un percorso che durerà almeno qualche anno. Ma che forse, è notizia delle ultime ore, potrà contare anche su un apporto diverso da parte della polizia ferroviaria provinciale.

Da molti anni, malgrado aggressioni, rapine ed episodi di violenza in strada continuassero a segnare l’area, la polizia ferroviaria non ha più una frequentazione fissa di propri agenti a Cesena. In passato le pattuglie si alternavano con Forlì restando in pianta stabile a Cesena ed animando di controlli e verifiche anche il piccolo ufficio a disposizione a non molta distanza alla zona dei Taxi. Da anni queste divise di riferimento per la stazione di Cesena non ci sono più. Nelle ultime decisioni ministeriali d’assegnazione del personale, la polizia ferroviaria di Forlì è stata aumentata di personale. Dovrebbe arrivare ad avere complessivamente 18 uomini in più rispetto agli attuali. Agenti che non arriveranno dall’oggi al domani. Ma che, una volta assegnati pian piano nel tempo, permetteranno di riavere una presenza utile, quanto meno come deterrente, anche a ridosso dei binari di Cesena: parte interna della stazione troppo spesso terra di conquista di tossicodipendenti o terreno di transito di malintenzionati che arrivano in città per commettere rapine simili a quella che è avvenuta a metà dello scorso mese con protagonisti (feriti e derubati) un viaggiatore ed un tassista.

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