Siccità in Romagna, Lattuca: «Risorse idriche da potenziare»

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La siccità di questa estate è da emergenza, ma non è certo una sorpresa. Parte da questo dato di fatto il presidente della Provincia Enzo Lattuca: «è un problema che affrontiamo in modo ricorrente. Ormai non c’è più da chiedersi se si tratta di una impressione, è un dato di fatto che siamo di fronte a un cambiamento climatico le cui conseguenze rischiano di ipotecare gli investimenti fatti decenni fa».

Il tema è quello delle risorse idriche: «L’approvvigionamento idrico è fondamentale, lo è per l’industria, per l’agricoltura, lo è ovviamente per la vita di tutti noi cittadini. Se ci difendiamo ancora è grazie a Ridracoli, ma è il momento di agire». Non è un caso che nell’ultima assemblea di Romagna Acque sia stata sottoscritta una dichiarazione «in cui ci diciamo disponibili e determinati a esplorare tutte le strade e le fonti per potenziare l’approvvigionamento idrico del nostro territorio. È non si è trattato di una dichiarazione formale, ma di un impegno concreto», aggiunge Lattuca.

Su quale sia la strada migliore da percorre, Lattuca non ha alcuna intenzione di sbilanciarsi in pronostici prematuri: «Che si tratti di un nuovo invaso parallelo a quello di Ridracoli o se sia meglio investire negli impianti di desalinizzazione dell’acqua marina non spetta a noi dirlo. O meglio non in questa fase. È una decisione che gli amministratori saranno chiamati a prendere quando i tecnici ci avranno dato tutti gli elementi sulla cui base decidere». Quello che invece, sottolinea Lattuca, è già certo, «è che il tema va affrontato. Siamo ancora in tempo se cominciamo ad affrontarlo ora e con determinazione».

L’obiettivo è quello di riuscire a dare prova della stessa lungimiranza che ebbero gli amministratori che portarono avanti il progetto della diga di Ridracoli: «Sono investimenti complessi, che richiedono tempo, per questo - sottolinea Lattuca - è importante cominciare subito. Si tratta di investimenti che tra l’altro non sempre ottengono comprensione nelle piccole comunità su cui impattano maggiormente. Fu così anche quando si trattò di realizzare l’invaso di Ridracoli. Ma come ho ribadito anche in occasione dell’assemblea di Romagna Acque, saremo vicini alle comunità eventualmente più colpite».

Tra i punti saldi Lattuca ne indica un altro: «Quello dell’approvvigionamento idrico è un tema che va affrontato su scala romagnola». Anche in questo caso si tratta di rimanere nel solco delle scelte risultate vincenti nel passato: «Il percorso che sancì la nascita di Romagna Acque fu una delle prime occasioni in cui si lavorò su scala romagnola. Oggi tra i cinque temi al centro del documento Romagna Next a cui stiamo lavorando c’è proprio quello del potenziamento dell’approvvigionamento e dell’efficientamento della rete idrica romagnola».

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