Siccità a Imola: nuovo invaso in arrivo nella Valle del Santerno

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Agricoltori ed enti pubblici insieme per dare una risposta concreta e di lunga durata all’accumulo di acqua a scopi irrigui. Sono decenni, ormai, che sul territorio il mondo dell’agricoltura cerca soluzioni per rendere l’acqua una risorsa disponibile tutto l’anno, soprattutto durante i mesi più caldi e siccitosi.

Se a nord della via Emilia, quindi in zona pianeggiante il Cer, pur non senza qualche difficoltà nel momento in cui l’arteria principale inizia a soffrire, il Po, è la risposta principale, in collina il discorso cambia. È qui, lungo la valle del Santerno soprattutto che è forte e presente la strategia degli invasi con relativa rete di approvvigionamento interaziendale. Una strategia che funziona visto che per il referente del Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale, Rossano Montuschi evidenzia come «con quelli presenti nel territorio imolese, gli agricoltori avranno a disposizione, grazie agli invasi, acqua per far fronte ai prossimi due mesi».

Nuovo invaso

Una cosa non da poco che mette al riparo un comparto strategico per l’economia territoriale e che addirittura sarà potenziata. Questa sera, infatti, si terrà una riunione tra una cinquantina di aziende e lo stesso Consorzio per realizzare un invaso in zona Zello Bergullo. Oltre a un lago da circa 150mila metri cubi di acqua stoccata sarà realizzata una rete di condutture pari a 15 chilometri che servirà almeno una cinquantina di aziende.

Ma nell’imolese, in questo quarto di secolo, cioè da quando la “questione invasi” è diventata non solo una priorità ma una strategia per la sopravvivenza aziendale, basti pensare che questi progetti sono stati pagati e saranno pagati dalle stesse imprese agricole, per un totale di diversi milioni di euro, si è lavorato tanto.

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