Sergio Rubini e "Le città invisibili" a Cervia per Ravenna Festival

Arriva sul palco del Ravenna festival l’attore Sergio Rubini, con una lettura dedicata a “Le città invisibili” di Italo Calvino, titolo di questa 34ª edizione. Stasera alle 21.30 a palazzo dei Congressi (dove lo spettacolo è stato trasferito causa allerta maltempo) di Milano Marittima, un nuovo appuntamento de “Il trebbo in musica 2.3”, la rassegna di appuntamenti fra parole e musica che Ravenna festival organizza in collaborazione con il comune di Cervia e la Cooperativa bagnini. Sulle note del pianoforte di Michele Fazio, Sergio Rubini accompagnerà il pubblico fra le pagine del capolavoro di Italo Calvino, alla scoperta dei luoghi inesistenti e impossibili che l’immaginazione dello scrittore lascia affiorare dalla combinazione di ricordi, miraggi, esperienze. Un racconto che si articola attraverso cinquantacinque città divise in undici categorie, che il viaggiatore Marco Polo dona al grande Kublai Khan, in un gioco geometrico di incastri e di rimandi che ne fa uno dei testi più affascinanti e immaginifici dello scrittore. «Ho lavorato sul testo originale della prima edizione Einaudi – spiega Cosimo Damiano Damato, poeta, drammaturgo, regista e narratore a cui Elena Marazzita di Aida Studio Produzioni ha commissionato l’adattamento del testo per lo spettacolo –. Ho smontato l’impalcatura geografica e le sue categorie, concedendo solo la forza delle parole capaci di immagini e di voci, abbattendo idealmente le mura delle città e lasciando centrale il dialogo fra i due personaggi in un unico piano sequenza dove le incursioni musicali fanno da contrappunto emotivo». Volto molto noto del cinema e della televisione italiana, Rubini lavora come attore ma anche come regista, sceneggiatore e doppiatore. Nel 1990 per “La stazione”, si aggiudica il Nastro d'argento e il David di Donatello per la migliore opera prima. Gran premio della stampa estera per “La terra” nel 2006, nel 2009 ha ricevuto il Premio Federico Fellini al Bif&st di Bari. In carriera ha ricevuto cinque Ciak d’oro. Michele Fazio, pugliese come Rubini, con lui condivide una profonda amicizia e una proficua duratura collaborazione: «Tutti i pezzi sono originali, creati appositamente per lo spettacolo o, in qualche caso, sviluppati a partire da brani contenuti nei miei album» racconta Fazio, musicista jazz con la passione per le colonne sonore. «Nel sostenere l’emozione tracciata dalla prosa di Calvino e conferire a ciascun racconto di città un diverso colore, la musica diventa parte integrante della narrazione. Contribuisce insomma a determinare un’atmosfera: su questo si basa il meccanismo di interplay fra parole e note». Info: 0544 249244

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