Sequestrati 850 chili di cocaina: la "mission impossible" di 6 sommozzatori riminesi

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È stato anche grazie a loro, ai sommozzatori del reparto aero - navale della Guardia di finanza di Rimini, se le Fiamme Gialle veneziane hanno portato a termine l’operazione che ha permesso di sottrarre al traffico degli stupefacenti 850 chili di cocaina. Pur transitando nelle acque della Serenissima, sei sommozzatori riminesi e un elicottero hanno preso attivamente parte alle operazioni di ricerca e poi di recupero della droga, rinvenuta nelle prese a mare della nave. Si trattava, ovviamente, di un vascello di grandissime dimensioni, con un perimetro di oltre 200 metri di lunghezza.

Alta specializzazione

Le Fiamme gialle del reparto navale riminese sono state chiamate in supporto ai colleghi di Venezia proprio perché altamente specializzate, in virtù dell’addestramento effettuato e delle strumentalizzazioni di cui sono in possesso. In virtù, infatti, del know - how acquisito nel corso del tempo, il reparto riminese è riuscito a portare a termine un’operazione molto complessa, individuando ed estraendo la droga che si trovava nello scafo, nelle prese a mare della nave.

L’operazione

Nello specifico, lo stupefacente era occultato all’interno di condotte di aerazione che collegavano le varie sezioni dell’imbarcazione. Lo scafo esterno della nave è stato ispezionato successivamente grazie a ripetute immersioni da parte dei sommozzatori veneziani supportati da quelli riminesi. Alle operazioni relative le incombenze legate alla presenza a bordo di equipaggio straniero hanno prestato supporto unità della Polizia di frontiera di Venezia . Al termine delle attività di recupero il quantitativo dello stupefacente sequestrato ve del tipo cocaina è risultato pari a 850 chili lordi suddiviso in 570 panetti. Il valore al dettaglio potrebbe raggiungere i 150 milioni di euro.

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