Bertinoro. Urtano con l'auto un silo che li travolge: morti tre fratelli, due sono minorenni - Foto gallery

BERTINORO. I corpi senza vita dei tre fratelli di 18, 13 e 9 anni sono sepolti da quintali di cibo per polli quando, attorno alle 14 di ieri, i familiari si precipitano sul posto della tragedia. È l’azienda agricola Casagrande a San Pietro in Guardiano, zona di aperta campagna nel comune di Bertinoro al confine con il territorio di Ravenna, dove lo zio dei ragazzi lavora da anni come custode.
I tre fratelli di origine marocchina sono ancora dentro alla vettura dello zio, una Opel Zafira, che si intravede appena. È schiacciata dal silo squarciato dallo schianto che ora giace a terra. Al volante dell’auto la maggiore dei tre, Fatima Bougoute appena maggiorenne e con il foglio rosa. Probabilmente la ragazza stava facendo pratica proprio nel piazzale dell’azienda in cui lavorava lo zio, un luogo decentrato, lontano dal traffico e apparentemente sicuro. A bordo ci sono anche i due fratelli più piccoli: il tredicenne Ousama e la sorellina Marva di appena 9 anni che frequentavano rispettivamente le scuole medie e le elementari dell’Istituto comprensivo di Meldola.
Il boato
Forse ha perso il controllo della macchina e ha urtato uno dei quattro enormi cilindri per la conservazione dei mangime disposti in fila facendolo crollare a terra con una violenza tale da rendere irriconoscibile la macchina. Uno schianto che ha generato un boato udito anche da chi vive nella manciata di case sparpagliate a qualche centinaia di metri dall’azienda.
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