Savignano, proteste per incuria al quartiere Cesare

Quartiere Cesare, incuria diffusa, tra sampietrini sconnessi, cassonetti pieni, rifiuti e cartacce abbandonate, piazza e parco poco sicuri il popoloso quartiere non appare “ben tenuto”.
Fino a qualche mese fa si sono svolte varie raccolte ecologiche, con al termine sempre tanti sacchi di rifiuti raccolti. Nel parco Aldo Moro trovate anche siringhe e bottiglie. Non va tanto meglio nelle altre aree verdi e per strada. La piazza Giovanni Falcone, poi, ha alcuni punti della pavimentazione abbastanza sconnessi e la gente vi inciampa a piedi, mentre le auto sobbalzano pericolosamente. Sulla stessa piazza c’è pure una centralina a terra che fino a pochi giorni fa aveva il coperchio scassinato e aperto. Ieri è stato chiuso con plastica e spago. Ma basta poco perché qualcuno ci metta le mani dentro e si faccia male. Così protestano i residenti e alcuni segnalano anche cassonetti stracolmi o comunque indecorosi, come pure le cartacce non raccolte in giro abbondano.
«È ora di adottare soluzioni - sottolinea Ombretta Pecci,ex consigliera comunale, 57 anni, rappresentante senior della Romagna e responsabile della valle del Rubicone per Forza Italia - Abito in un alloggio prospiciente la piazza e vivo giornalmente gli stessi disagi delle altre persone. Anzi raccolgo spesso le loro lamentele. Quindi mi permetto di consigliare all’amministrazione comunale di passare più spesso per il quartiere Cesare in quanto, forse, è sfuggito ai consiglieri lo stato pietoso, e non degno, per le tante famiglie che ci abitano e che si lamentano continuamente per il totale degrado». Poi Pecci affonda anche sul tema della sicurezza: «Consiglio agli assessori preposti di farsi un giro e notare la pericolosità di prese elettriche a terra, che non sono nemmeno a prova di bambino. Di certo sono un pericolo e qualcuno potrebbe farsi molto male sul serio. Senza contare che verso sera il degrado continua con “malavita di ogni genere”. Insomma io vedo un quartiere abbandonato».