Sarsina, resti archeologici filmati per realtà virtuale e sotterrati

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I rinvenimenti archeologici nella zona della costruzione del palazzetto dello sport verranno ricostruiti e resi visibili in forma tridimensionale con gli occhiali della “realtà virtuale”. La realtà effettiva verrà ricoperta e i lavori riprenderanno. Nel corso dei lavori di ricostruzione e ampliamento di impianto sportivo con realizzazione di nuovo palazzetto dello sport e campo da gioco esterno, come noto, sono emersi dei ritrovamenti di interesse archeologico che vanno anche oltre l’area interessata dalla costruzione. I lavori per la realizzazione del palazzetto dello sport e del centro commerciale sono stati sospesi per le verifiche e le ricerche disposte dalla Soprintendenza e riprenderanno al termine delle verifiche archeologiche in corso. Le ricerche porteranno a una ricostruzione tridimensionale visibile con gli occhiali della “realtà virtuale” di quanto rilevato e alla “ricopertura” dei rinvenimenti. Intanto tempi, costi e modalità dei rapporti tra Comune e società realizzatrice, la PalaPlauto srl, dovranno essere aggiustati, con una variante al contratto in corso. Tra la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, il Comune di Sarsina e la società Palaplauto srl si è concordato il da farsi. «È stato concordato – si legge nella determina del Comune di convocazione della commissione di valutazione per la proposta di variante – che le emergenze archeologiche parzialmente rinvenute nella prima campagna di scavi archeologici verranno rilevate e studiate completamente sia sotto il sedime del fabbricato che sotto l’area del parcheggio (adiacente, ndr), il tutto finalizzato poi alla realizzazione di una ricostruzione archeologica 3D in VR di quanto rilevato. Una volta completati i rilevamenti archeologici - continua il Comune - il terreno verrà ripristinato a copertura e protezione dei manufatti e quindi si procederà alla realizzazione del palazzetto dello sport come previsto dal progetto già autorizzato». Dai primi incontri tra le parti e con la Soprintendenza era emerso che per la valorizzazione dei ritrovamenti archeologici sarebbero stati necessari 700.000 euro. Dal Ministero della Cultura è arrivato un primo stanziamento di 250.000 euro, con la Soprintendenza che ha affidato al Comune l’appalto di questi primi lavori di ricognizione. E per l’ultimazione lavori sarebbe necessaria una proroga di due anni rispetto alla scadenza del 31 dicembre 2023. Nel frattempo comunque è stata ottenuta la disponibilità della Regione a una proroga sui tempi previsti di ultimazione, condizione necessaria per poter mantenere i 500.000 euro di contributo assegnati.

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