Un ciclista incorso in un incidente nel giugno 2020, mentre percorreva l’allora Strada provinciale 138 (la Sp Savio di fondovalle, attualmente tornata di competenza Anas) nel territorio comunale di Sarsina, ha chiesto al tribunale di Forlì di nominare un consulente medico-legale d’ufficio per quantificare il danno subito. Sostiene infatti di avere perso il controllo della bici per colpa di una grossa crepa che c’era sulla carreggiata. Il presidente della Provincia, Enzo Lattuca, ha disposto che l’amministrazione che guida si costituisca in giudizio rispetto a questa richiesta, visto che è stata fissata la data del 26 aprile per la prima udienza. Però con una precisazione, che fa pensare a uno spiraglio aperto: tutto ciò «solo qualora non si addivenisse ad un accordo prima della data della udienza». Sono infatti in corso trattative per una composizione della vicenda, anche attraverso i legali della Compagnia di assicurazione dell’ente.
L’incidente
Nel ricorso si legge che il ciclista stava transitando in bicicletta lungo la strada provinciale e che nell’affrontare una semi curva a sinistra perse il controllo della propria bici, «a causa di un taglio sull’asfalto, all’interno del quale finiva con una delle ruote del velocipede a causa della frattura del manto stradale». Quindi «andava ad impattare con il corpo contro il guard rail, ribaltandosi poi oltre il medesimo ed atterrando, infine, nella zona erbosa posta al di fuori del margine stradale».
Palla al consulente
Attraverso il ricorso si chiede la nomina di un consulente medico-legale d’ufficio, «affinché quest’ultimo tenti la conciliazione fra le parti, provveda all’espletamento di visita sulla persona, proceda alla quantificazione delle lesioni complessivamente subite dal medesimo, con eventuale facoltà per lo stesso di nominare un ausiliario specialista, dove l’indagine peritale lo rendesse opportuno». La Compagnia di assicurazione della Provincia al momento del sinistro era la Lloyd’s of London, che ha individuato il legale per la difesa dell’amministrazione provinciale, per costituirsi in giudizio nel caso in cui non si arrivi prima dell’udienza a un accordo.
