Santarcangelo, "Luoghi dell'anima" tra Petrini e Mogol

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Quando la testimonianza di un uomo è così importante perché quell’uomo è un filosofo dell’esistenza a tutto tondo e ha orientato una generazione di italiani e forse più d’una, è un bene che venga presentata e fatta conoscere. È questa la sostanza dell’intervento affettuoso e carico di gratitudine con cui Carlin Petrini ha salutato il festival cinematografico “Luoghi dell’anima”, che torna dal 30 al 4 luglio, questa volta in presenza a Santarcangelo (al Supercinema e Sferisterio), città natale di Tonino Guerra alla cui opera la rassegna direttaw è ispirata.

E ha aggiunto: «Soprattutto dopo la pandemia avremo fame di orientamenti, suggestioni, sensazioni che ci facciano capire le potenzialità del nostro essere e del nostro far parte della comunità, e ci sarà di aiuto la filosofia slow che Guerra ci ha lasciato con tutti i suoi utili sedimenti».

Quale introduzione migliore alla 2ª edizione di questo festival nato nel centenario di Tonino Guerra (1920-2020), dedicata alle pellicole (lungometraggi, corti e e documentari) in cui l’ambientazione è protagonista, nell’osmosi tra territorio, memoria, immaginazione e racconto, seguendo in profondità lo spirito del poeta santarcangiolese.

Uno dei temi della seconda edizione è: “Il cinema e la televisione illuminano i territori” con un focus particolare su: “Musica e memoria: oltre lo spazio e il tempo”, approfondimento dedicato alla canzone d’autore. E a rappresentarla ai massini livelli sarà il 1° luglio, ore 21, allo Sferisterio, il paroliere Mogol, protagonista di una lectio magistralis dal titolo “Il cammino del pop”, sottotitolo “L’evoluzione dell’interpretazione dalla romanza a oggi” (prenotazione obbligatoria, ingresso a pagamento: 7 euro).

Anche il 30, ore 21.30, sempre allo Sferisterio, il programma riserva un interessante appuntamento con la musica che vede salire sul palco Pilar Fogliati interprete di “Un passo dal cielo 6” e Chiara Galiazzo, voce solista della colonna sonora.

Tra gli altri eventi speciali due mostre, con rispettive inaugurazioni il 30 e il 4, ore 18, al Musas. La prima è la personale di Paolo Ventura “Un film a passo zero”; la seconda quella di Alessandro Sicioldr, titolo “Dipinti”.

Tre le sezioni: opere prime in concorso, cortometraggi, documentari. La cinquina delle opere prime è attraversata dalla tematica del femminile e presenta opere di Nunzia De Stefano, Beniamino Catena, Maura Delpero, Alessandro Grande e Nicolangelo Gelormini. La seconda sezione vede in concorso Emanuela Ponzano, Olga Torrico, Giulio Mastromauro, Sameh Alaa, Simon Allegretta, Carlo D’Ursi, Antonio Costa, Matteo De Laurentiis, e Katia Franco.

La sezione documentari vedrà in gara lavori di Andrea Cocchi, Alessandro Rossellini, Paolo Pisanelli e Cecilia Mangini, Giorgio Verdelli. E nella vetrina dei corti d’autore “Zombie” di Giorgio Diritti (2020, 13’) e “The human voice” di Pedro Almodovar (2021, 30’).

Tra gli eventi speciali la proiezione di film pluripremiati come “Volevo nascondermi” di Giorgio Diritti, che sarà presente sabato 3 alle 21.45 intervistato da Steve Della Casa, condirettore del festival accanto a Paola Poli, e il 2, ore 21.30, “L’incredibile storia dell’Isola delle Rose”, presente il regista Sydney Sibilia in dialogo con Della Casa.

www.luoghidell’anima.it

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