Santarcangelo, l’azienda Melograno sospende la produzione e lascia a casa quasi tutti i dipendenti

Flai e Nidil Cgil denunciano che il Melograno di Santarcangelo, storica azienda operante sul territorio nel settore agricolo e nella commercializzazione di prodotti di IV gamma (prodotti ortofrutticoli), in data 27 giugno ha deciso di sospendere la produzione nel corso della mattinata, senza fornire alcuna spiegazione in merito. “Dei 72 dipendenti (tra diretti e somministrati) - si legge in una nota del sindacato - la maggior parte è stata subito sospesa dal lavoro e solo a un numero ristretto di lavoratori a tempo indeterminato è stato garantito il lavoro per qualche altro giorno, subito dopo sono stati collocati unilateralmente in ferie”.
Flai e Nidil, le categorie Cgil dei settori dell'agroindustria e dei lavoratori in somministrazione, si sono immediatamente attivate nei confronti dell’azienda chiedendo un incontro urgente il giorno successivo alla sospensione della produzione. “Tale richiesta è stata ignorata” e in data 10 luglio, nel corso di un incontro, “non sono state fornite chiare ed esaustive motivazioni né in merito alla sospensione della produzione, né in merito alle prospettive future del sito produttivo, ivi comprese le ricadute occupazionali sulle lavoratrici e sui lavoratori”.
A fronte “dell’inusuale ed inopportuno comportamento della direzione aziendale nei confronti di tutte le maestranze e dell’insufficiente esito dell’incontro del 10 luglio scorso”, Flai e Nidil hanno richiesto l’attivazione di un tavolo di confronto presieduto dalla Consigliera Provinciale con delega al lavoro Alice Parma, nonché sindaca del Comune di Santarcangelo di Romagna dove è sita l’azienda. “Il tavolo di confronto si è tenuto in data 31 luglio alla presenza del solo legale del Melograno che, ancora una volta, a fronte delle richieste puntuali della Cgil e della sindaca Alice Parma, non ha in alcun modo palesato le intenzioni dell’azienda e tanto meno quali siano state le motivazioni alla base della repentina sospensione della produzione. Peraltro ad oggi, alla richiesta della Cgil e della sindaca di avere a breve un riscontro alle istanze avanzate, nuovamente e senza rispetto alcuno per i dipendenti, per le organizzazioni sindacali e per le istituzioni, nessuna risposta è pervenuta da parte della direzione aziendale”.
Cgil ritiene “inaccettabile che un'impresa non risponda di alcuna responsabilità sociale. Alla preoccupazione delle lavoratrici e dei lavoratori in merito al loro futuro, si somma ora anche la difficoltà economica in quanto non è stata loro liquidata la retribuzione di giugno 2023. I sindacati, nello stigmatizzare il comportamento del Melograno, continueranno a perseguire tutte le azioni necessarie alla tutela delle lavoratrici e dei lavoratori a partire dalla richiesta di attivazione del Tavolo per la Salvaguardia dell’Occupazione presso la Regione Emilia Romagna. Le lavoratrici e i lavoratori del Melograno sono convocati in assemblea sindacale martedì 8 Agosto alle 19 presso la Sede della Cgil di Rimini in Via Caduti di Marzabotto”.