San Piero in Bagno, la protesta: pesci soffocati dai lavori senza preavviso

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Amarezza nelle file della società sportiva Pescatori Alto Savio per i lavori di manutenzione e messa in sicurezza del Savio inziati qualche giorno fa nel tratto tra gli abitati di San Piero e di Bagno di Romagna, asportando pietre e ghiaia. Il materiale si è accumulato in gran quantità in particolare nel tratto dal Ponte dei Frati al Ponte Bailey. Quel tratto di fiume è però un’area di pesca regolamentata, affidata in gestione appunto ai Pescatori Alto Savio, che si danno da fare per immettere pesci e promuovere la pesca no-kill. Eppure, non sarebbero stati avvertiti dell’inizio dei lavori. «Ancora una volta uno scavatore nel fiume senza alcun preavviso - si legge sulla pagina Facebook della riserva di pesca - senza avvisare nessuno, tanto meno i pescatori sul posto, compiendo l’ennesimo scempio, l’ennesima distruzione dell’alveo fluviale. Avvisare una società senza scopo di lucro che cerca di rendere il nostro fiume pescabile, diciamo vivo e controllato, ci sembra il minimo». La preoccupazione è che ci sarà una moria di pesci, anche se la ditta incaricata dei lavori da parte del Servizio Tecnico di Bacino dovrebbe aver avuto tutte le necessarie istruzioni dai tecnici e dalle guardie ittiche per lasciare sempre una “via di fuga” e di scorrimento all’acqua. Se fossero stati preavvertiti, i Pescatori Alto Savio sarebbero potuti intervenire per prelevare e trasferire i pesci, e per dare tempestivamente tutte le necessarie informazioni agli appassionati che frequentano la riserva, istituita dalla Provincia a fine 2015 e affidata ai Pescatori Alto Savio a inizio 2019.

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