San Mauro, l'Ivas festeggia i 70 anni con l'opera di Marcantonio

Inaugurato “Il sogno dei colori”. Ieri pomeriggio taglio del nastro alla nuova installazione artistica della rotatoria, arrivato in visita anche il presidente Bonaccini.

Azienda storica

Un’opera artistica è stata voluta per celebrare i 70 anni di Ivas Spa, azienda leader prima nel mercato delle vernici e poi nelle finiture in edilizia. È stata posta nella rotatoria “Podere La Moscona” a poche centinaia di metri dall’azienda. L’Ivas è nata nel 1953, dall’idea di Ferruccio Colonna. Fin dal 1953 Ivas si contraddistinse per qualità dei servizi offerti, per poi trasformarsi nel corso degli anni ‘60 in un’azienda produttrice di pitture e vernici che opera su tutto il territorio nazionale, proseguita dai figli Werther e Vincenzo che l'hanno resa un gruppo industriale. Oggi si presenta come un gruppo con più di 180 dipendenti e opera in oltre 20 Paesi del mondo, con soluzioni e tecnologie integrate per soddisfare le necessità progettuali e costruttive. Da fine settembre un altro stabilimento si occuperà del settore delle finiture edilizie e di efficientamento energetico. Intanto stasera Ivas festeggia a tavola con dipendenti e familiari.

“Il sogno dei colori”

«L’opera d’arte “Il sogno dei colori”, è stata realizzata dal famoso artista Marcantonio per celebrare il 70esimo anniversario e la storia di Gruppo Ivas – ha detto l’amministratore delegato Filippo Colonna - la scultura racconta il viaggio immaginario di tre bambini, tre piccoli esploratori sorridenti su una barchetta di carta, che richiama il cappello da imbianchino, guidati dalla luce dell’avventura verso un futuro ancora da scoprire. Un viaggio analogo a quello iniziato dal nonno, l’installazione gioca sul confine tra immaginazione e realtà, per evocare una storia di coraggio imprenditoriale e allo stesso tempo celebrare la fantasia».

L’artista

Marcantonio Raimondi Malerba, classe ’76 di Cesena, oggi è fra i designer più affermati, collabora con i più importanti brand di moda e design (Armani, Seletti, Queeboo, ecc). «Sono amico di Filippo Colonna e ne abbiamo parlato assieme per trovare una soluzione artistica. Il nonno è il bambino con il cappello da aviatore che indica la direzione dell’azienda e un pennello nell’altra mano, gli altri due sono i figli che idealmente giocano perché hanno la capacità di sognare in grande e alzano una lanterna per fare luce sul futuro. Una visione onirica che richiama atmosfere felliniane e il fanciullino di Pascoli. Ho scelto il colore bianco perché deve dare l’idea proprio del sogno».

«Un fiore all’occhiello»

Erano presenti il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, la sindaca di San Mauro Pascoli, Luciana Garbuglia, l’assessora Stefania Presti, alcune decine di dipendenti, i vertici dell’azienda tra cui Filippo e Jacopo Colonna, e il direttore generale Mario Paganelli. Dopo una sosta all’interno dell’azienda il gruppo si è recato a piedi nella vicina rotonda per il taglio del nastro del gruppo scultoreo in vetroresina tagliata a mano. «Ivas è un fiore all’occhiello di San Mauro Pascoli - ha rimarcato la sindaca Garbuglia – L’azienda ha capacità imprenditoriali notevoli e sa guardare al futuro. Le sue maestranze hanno dimostrato grande attenzione all’arte e alla cultura, con una passione e un attaccamento al territorio notevole».

Il discorso del presidente

«A San Mauro Mare un mese fa ho inaugurato il waterfront», ha ricordato Bonaccini poi diretto a Cattolica a inaugurare lavori sul lungomare. «Qui c’è un turismo a misura di famiglia e di bambino come in tutta la riviera romagnola. L’alluvione ha toccato marginalmente la costa Adriatica, ma con l’assessore Corsini una settimana fa, ero in Germania per rassicurare i turisti e farli venire in Romagna. La nostra è una terra ospitale. Stamattina ero poi a Roma per avere in fretta le risorse necessarie per far ripartire la Romagna. Senza risorse economiche è difficile ricostruire. Ho rimarcato anche stamattina nei Ministeri e a Mattarella che rischiamo la desertificazione, con la chiusura di aziende. La forza e la resilienza dei romagnoli è unica, come pure la capacità di reagire. La nostra regione è la locomotiva d’Italia. L’Ivas che opera da 70 anni è un esempio. Poi merita un doppio plauso visto che sta investendo e ha attenzione anche verso la cultura».

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