Al via il regolamento salvagente per i disoccupati più in difficoltà, dagli over 45 a chi ha figli, passando per chi ha fronteggiato lavori usuranti. È il frutto della sinergia tra l’ufficio per le politiche attive del lavoro che ha fornito un’analisi sulle tipologie dei disoccupati e la commissione per il lavoro che a definito i termini operativi.
Passo storico
Il segretario di Stato per il Lavoro, Teodoro Lonfernini, ha presieduto il 26 luglio la commissione lavoro nella quale si è discusso riguardo agli interventi per l’occupazione. Con l’occasione, è stato stabilito un regolamento di fondamentale importanza «che norma la formazione in azienda per disoccupati con difficoltà di inserimento oppure reinserimento nel mondo del lavoro».
Categorie tutelate
La decisione giunge a un anno dal decreto delegato sugli interventi per l’occupazione che all’articolo 11 punta sulla formazione in azienda destinata ai disoccupati che faticano a trovare il primo impiego o un altro lavoro dopo il licenziamento. Commenta Lonfernini: «Questo era un regolamento che ritenevamo importantissimo e il fatto che la commissione per il lavoro l’abbia varato, l’abbia accordato e definito, in ogni suo dettaglio, mi fa molto piacere. Rende onore sicuramente al lavoro che abbiamo svolto sul decreto, l’anno scorso, ma rende onore anche alla missione e a ogni suo componente».
Sos genitori
Particolare attenzione, prosegue il segretario, è stata accordata ai giovani sotto ai 25 anni, nonché alle persone che hanno perduto il lavoro in un’età più avanzata, come gli over 45 e tutte le persone che hanno a carico dei figli. Per quest’ultima fetta di dipendenti, sarebbe bene favorire un’attività lavorativa part time. Il che, chiarisce Lonfernini, vale sia per le mamme che per i babbi, «nonché per tutte le persone che hanno svolto, nel corso della loro attività professionale, un lavoro fisicamente compromettente, per cui oggi hanno bisogno di svolgere una mansione differente e di essere reinseriti».