Salmonella: famiglia chiede nuove indagini sugli ovetti Kinder
- 25 settembre 2022

Le analisi sull’ovetto Kinder sequestrato la scorsa primavera per un sospetto caso di contaminazione non hanno dato alcun riscontro sulla presenza di salmonella. L’esito, giunto pochi giorni dopo l’avvio delle indagini, ha portato la Procura di Ravenna a chiedere l’archiviazione del fascicolo aperto contro ignoti dopo l’esposto dei genitori di due bambini ravennati che si sentirono male dopo avere mangiato la cioccolata della nota marca, risultando successivamente positivi al batterio. Ora però la famiglia ha deciso di opporsi alla chiusura dell’inchiesta, insistendo sulla necessità di andare a fondo sulla questione del focolaio di salmonella nello stabilimento Ferrero di Arlon, in Belgio, e chiedendo di essere ascoltati dagli inquirenti.
Il ricovero in ospedale
Per ricostruire la vicenda bisogna tornare indietro al 23 marzo. È il giorno dell’acquisto della confezione di ovetti di cioccolata della serie “Kinder sorpresa pulcini”, comprati dalla madre dei due bambini in un supermercato della città. Si tratta della stessa serie ritirata dal mercato nei giorni successivi, alla luce dei casi di infezione registrati in Europa e ricondotti al focolaio di salmonella rilevato nel centro produttivo belga.Fatto sta che proprio pochi giorni prima della chiusura dello stabilimento disposto l’8 aprile dall’Agenzia Federale per la Sicurezza della Catena Alimentare (Afsca), i due bambini si sentono male subito dopo avere mangiato per merenda alcuni ovetti della confezione acquistata a Ravenna. Febbre alta, forti crampi addominali e diarrea; uno dei due, in particolare, non accenna a migliorare. Così i genitori lo portano al pronto soccorso, dove gli esami diagnosticano enterite da salmonella del ceppo B.
Con la segnalazione dei genitori, il caso finisce prima in mano ai carabinieri della Stazione di Marina di Ravenna, che consegnano l’unico ovetto rimasto nella confezione da sei ai colleghi del Nucleo anti sofisticazioni per sottoporlo alle successive analisi affidate all’Istituto zooprofilattico sperimentale di Bologna.