Russi, super don Luca alla maratona: si ferma a pregare nelle parrocchie lungo il percorso ma chiude entro il tempo limite

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Chi crede sa che le preghiere si realizzano, chi invece no, se ne dovrà fare una ragione. Sta di fatto che le esortazioni fatte durante la settimana da Don Luca Ravaglia, parroco di Russi, per evitare la pioggia almeno in Piazza Farini e limitrofo, nella giornata di ieri in occasione della 45esima “Maratona del Lamone”, hanno dato buoni frutti.

Super don Luca

Lo stesso prelato è riuscito a completare i km 42,195 entro il tempo limite di 6 ore e 30’, pur fermandosi a pregare nelle parrocchie lungo il percorso, che ha attraversato, Godo, S.Michele, Piangipane, Santerno, Traversara, Bagnacavallo e Boncellino.

Altri 591 agonisti ci sono riusciti, tutti dietro Rodgers Maiyo, che come Simukeka 12 mesi fa, ha dominato fin dai primi metri, siglando il suo nuovo personale in 2.18’23”, nemmeno troppo lontano dal 2.15’08” del ruandese, che invece è il miglior contro della gara. Anche stavolta il pubblico ha dovuto attendere parecchio, 14’34” per salutare il bolognese di sangue irlandese Colgan, poi ben 4 portacolori dell’Atl. Avis Castel S.Pietro, Raiti (a 17’46”), Bovanini (a 18’23”), Simone (a 18’57”) e Di Gio Battista (a 20’01”), hanno preceduto il faentino, azzurro di 100 km, Turroni (a 20’12”).

Stesso canovaccio tra le donne, tanto è di cilindrata superiore in questo momento il motore di Silvia Luna, la quale con un negative split (1.26’30” a metà strada) degno dei migliori specialisti ha concluso in 2.51’56”, una decina di minuti più alto del record della Curatolo (’97). «Non volevo forzare - ha commentato la sirolese al traguardo - perché il 2023 ho come obiettivi i Tricolori sia di 50 km a Castel Bolognese (25 aprile) che di 100 al “Passatore” (27-28 maggio)». Quindi tra le donne si può dire che sia la favorita per il 13° “Trittico di Romagna”. A salire sul podio con la seconda nelle liste italiane all time in entrambe le distanze di ultra, sono state ancora la ligure Simonelli (a 9’09”) e la debuttante forlivese Briganti (a 23’). La fisioterapista, proveniente dal vivaio dell’Edera, si è dovuta fermare nel 2021 per operarsi al legamento di una gamba, “regalo” dovuto a tanti anni di 3.000 siepi in carriera, ma da Capodanno ha deciso di debuttare sulla regina delle distanze olimpiche, ed ora a soli 31 anni può ambire ad una seconda parte di carriera, dedicata alle lunghe distanze. A portare la cifra complessiva dei partecipanti vicina alle 2.000 presenze, ci hanno pensato anche 84 under 18 del Gp Promesse di Romagna, e tanti camminatori per “Al tuo passo sul Lamone”, che hanno contribuito alla raccolta fondi a favore dello Ior.

Rimini

Il ViviCittà romagnolo era organizzato invece dal Golden Club nella “Corri Rimini” di km 10. Il podio maschile ha visto prevalere Lorenzo Bugli, sammarinese della Dinamo Sport, che in 33’10” ha preceduto Casadei (a 34”) e Parmigiani (a 56”). Territoriali anche le medaglie femminili con Paola Braghiroli (85 Bcc Faenza), che in 37’36” dimostra di attraversare una seconda giovinezza, staccando la Campidelli (a 1’49”) e la Colella (a 2’05”). Gli ori di categoria sono andati al collo di Salvatori, Ragone, Carboni, Tornati, Cavalli, Beraridi, Magnani, Accalai, e tra le donne Orlandi, Ottaviani, Frisoni, ed Ugolini, queste ultime mamma e figlia.

Milano

Non riesce invece a migliorarsi il predappiese Lorenzo Lotti, che chiude la 42 km meneghina in 2.32’59”, gara che ha visto il debutto sulla distanza di Yeman Crippa.

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