Russi, gli archi della Toscanini al Comunale

Archivio

A vent’anni dalla storica riapertura che dopo tante lotte e clamore e passione – era l’aprile del 2001 – lo ha restituito ai russiani (e non solo), e dopo il lungo silenzio che la pandemia ha imposto a tutti i luoghi di cultura, il teatro Comunale di Russi torna ad aprire il sipario. E lo fa nel segno della musica, proprio come vent’anni fa. Del resto le stagioni che da allora si sono succedute hanno quasi sempre riservato l’esordio proprio alla musica, talvolta a una vera e propria piccola stagione di concerti, tanto che la si potrebbe definire una tradizione. Rispettata anche per questo cartellone 2021-2022 che nelle prime settimane prevede appunto tre appuntamenti musicali: a partire dalla serata inaugurale, domani mercoledì 13, in cui a salire in palcoscenico saranno gli Archi della Toscanini con, in veste di solista e di maestra concertatrice, la violinista Mihaela Costea. La virtuosa di origini rumene, ma italiana d’elezione, che vanta una straordinaria carriera con alcune tra le migliori orchestre internazionali e diretta dai massimi maestri, qui costruisce un programma dall’evocativo titolo di Serenata d’autore. Che tra le altre composizioni prevede l’esecuzione di una pagina dalla Thais di Jules Massenet, “Méditation”, appositamente trascritta per soli archi dall’originale lirico sinfonico.

Ed è proprio a questa che si ricollega l’incontro di oggi pomeriggio: la stessa Mihaela Costea, dialogando con il pubblico intervistata da Giulia Bassi alla Biblioteca comunale (alle 18), dà infatti il via a “Sound surprise”, una sorta di viaggio, che toccherà altri teatri della regione, «alla scoperta della trascrizione musicale» in cui spiega ed entra nei meccanismi trasformativi e generativi della trascrizione in quanto “genere” – un incontro che tra qualche giorno sarà disponibile sui canali social di Ater, da Facebook a Youtube fino alla piattaforma teatrinellarete.it.

Ma torniamo al programma della serata, di cui il titolo, “serenata”, già tradisce il carattere intimo e cantabile dei brani proposti: oltre all’intensa pagina di Massenet, saranno eseguiti la Serenata in do maggiore op. 48 di Cajkovskij, il breve Lyrisches Andante di Max Reger e, passando dal tardo Ottocento al pieno Novecento, la Simple Symphony op. 4 di Benjamin Britten.

Sempre declinati secondo specifici temi saranno i prossimi appuntamenti musicali: quello più che mai accattivante di mercoledì 20 ottobre dedicato alle colonne sonore nel cinema, e quello di mercoledì 10 novembre che propone un viaggio nella Parigi classica e romantica con il Quartetto Heràldica. Tutti gli spettacoli iniziano alle 20.45.

Le serate di concerti al teatro di Russi si intrecciano all’inizio di quelle dedicate alla prosa. Già il 3 novembre (e il 4) tocca a Massimo Popolizio in Furore tratto dall’omonimo romanzo di Steinbeck adattato da Emanuele Trevi; mentre il 29 novembre (e il 30) va in scena il testo di Edudardo De Filippo, Ditegli sempre di sì, con la storica compagnia di Luca De Filippo e la regia di Roberto Andò.

E sempre a De Filippo si rifanno i testi di Tavola tavola, chiodo chiodo, progetto di Lino Musella e Tommaso De Filippo (14 dicembre).

Si passa poi a Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen riletto dal regista e attore Arturo Cirillo (11 gennaio), e a una rilettura del Rigoletto verdiano affidata a Marco Baliani (3 febbraio).

Ancora repertorio italiano con l’Enrico IV di Pirandello, interpretato da Sebastiano Lo Monaco e diretto da Yannis Kokkos (22 febbraio); poi se Michela Murgia riscrive a modo suo il Don Giovanni mozartiano (4 marzo), il regista Roberto Valerio ripropone un classico di ČCechov, Zio Vanja (15 marzo). Infine, dopo il Nuovo Balletto di Toscana alle prese con Pulcinella, la chiusura spetta alla compagnia di casa, Le Belle Bandiere: Elena Bucci in scena con Nella lingua e nella spada (8 e 9 aprile). S.V.

Info: 0544 587690

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui