"Ruggine 80" di Mozone nello spazio Pancromatica di Rimini

Continua la mostra “Ruggine 80” del writer riminese Mozone nello spazio Pancromatica di Enrico De Luigi e all’Evelyn bistrot, tra esposizioni, confronti artistici, musica e poesia. In occasione dell’esposizione, oggi alle 17.30 si terranno alcune letture poetiche a cura di Annalisa Teodorani accompagnate dal live painting di Mozone; inoltre in serata dalle 19.30 l’Evelyn bistrot ospiterà il concerto del Blue Weed Trio. Il finissage, previsto inizialmente per oggi, si trasformerà in una riapertura perché verranno presentati nuovi lavori realizzati da Enrico De Luigi e Mozone che resteranno visibili anche a maggio. Lungo tutto il mese di aprile questi spazi hanno ospitato infatti la residenza dello street artist durante la quale la mostra si è arricchita di opere, come gli “Stra.Volti”, una serie di scatti realizzati da Enrico De Luigi che sono stati poi impreziositi dal tocco fumettistico e ironico dei disegni di Mozone. Fotografia e disegno si sono quindi incontrati nel segno del ritratto, insieme alla ruggine come filo conduttore che collega passato e futuro.

Filippo Tonni, in arte Mozone, nasce nel 1980, in una Rimini capitale mondiale del turismo estivo; si appassiona da giovanissimo alle sottoculture del riminese nei primi anni Novanta e inizia a sperimentare artisticamente, ma sempre da autodidatta. Passano gli anni e l’artista si appassiona all’hip hop e alla cultura underground. Conosce da subito l’arte urbana, i graffiti, le tag e se ne innamora follemente.

Com’è nata l’idea di questa esposizione?

«Tutto è nato dalla mia passione per le automobili vecchie – racconta Filippo “Mozone” Tonni –. Nel 2015 facevo parte di un collettivo a Bordeaux che aveva pensato di ospitare i graffiti in posti chiusi: in quella occasione avevo una stanza a disposizione e ho portato una serie di opere legate al tema delle auto, dato che le disegno da sempre, fin da quando ero bambino. Da qui l’idea della ruggine, che piano piano si mangia tutti gli oggetti del passato a cui mi sento legato. E l’accostamento con l’80, il mio anno di nascita. In mostra si trova quindi una collezione di stampe, tele, skateboard disegnati, chitarre, oggetti di vario genere reinterpretati tramite vari stili artistici, incentrata sulle vecchie automobili pre 1980. Durante la pandemia ne ho approfittato per ampliare il mio repertorio e disegnare altri soggetti. Attorno al progetto ho realizzato anche molti gadget e una fanzine. La mostra è stata ospitata lo scorso dicembre al Dumbo di Bologna prima di approdare a Rimini».

«Mi interessa molto l’interazione tra la fotografia e altre arti, come il disegno e l’illustrazione, quindi ho pensato che la prima mostra di Pancromatica potesse essere perfetta con le opere di Mozone», sottolinea Enrico De Luigi.

E c’è anche il tema del riuso.

«Esatto, alcune opere sono realizzate su vecchi oggetti trovati (una finestra, un lampione, una sega). Rielaborando il passato, mi proietto verso il futuro: un futuro dove lo spreco e il consumismo lasciano spazio non solo al riuso, ma al riconnettersi con le proprie origini per proseguire il percorso verso una realizzazione personale possibile».

Progetti futuri?

«A breve esporrò nell’ala nuova del museo a Rimini in cui ci sarà un’importante sezione dedicata alla street art».

Ingresso libero. Info: 331 6633654

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