Incontrarsi dopo 63 anni dall’ultima volta. Due compagni di classe per tre anni, seppur abitanti in due territori diversi non troppo distanti tra loro, si erano persi di vista e mai avrebbero immaginato di rivedersi pensionati e con i capelli bianchi.
L’abbraccio tra due amici
A Roncofreddo, alcune sere fa, si è svolta una tavolata in piazza e qui è avvenuto un incontro inaspettato. Preparava e serviva le pietanze la Pro loco “G. Malatesta” e tra gli ospiti a tavola c’era anche la sindaca di San Mauro Pascoli, Luciana Garbuglia, accompagnata dal marito Piero Maroni, oggi pensionato dopo una vita come insegnante di scuola elementare. Vista la location collinare Maroni ha ricordato, nell’occasione, che nell’anno 1958 aveva frequentato le scuole medie a Savignano, e per tre anni in classe aveva avuto alcuni compagni che arrivavano proprio da Roncofreddo.
La media centrale del Rubicone
Tornando indietro a 65 anni fa la scuola media c’era solo in grandi centri, come Savignano. Già allora si trovava nella stessa zona di oggi, nella via Galvani che dalla via Emilia porta alla stazione ferroviaria. In quella scuola convergevano studenti sia da Savignano, sia dalle località vicine. «La scuola secondaria di 1° grado “Giulio Cesare” di via Galvani - conferma lo storico savignanese Emanuele De Carli - allora ospitava studenti di tutti i paesi del circondario, tra cui San Mauro, Longiano e Roncofreddo. Alla sera poi venivano fatti i corsi per i ragazzi che di giorno lavoravano nelle campagne o nelle fabbriche e non potevano frequentare. Come scuole Savignano, allora, era un centro di riferimento per tutti i paesi vicini e aveva, oltre alle medie, anche la scuola di avviamento professionale vicino al municipio».
In bici da San Mauro Pascoli
Piero Maroni andava a scuola in bicicletta: «La scuola media di Savignano 65 anni fa aveva classi eterogenee dal punto di vista della provenienza geografica - riferisce Maroni - prima che si formasse un gruppo classe affiatato occorreva molto tempo, poi però, come sovente accade, la conoscenza si faceva più stretta e si consolida un’amicizia capace di reggere anche a distanza di anni. Quando nei giorni scorsi ero in piazza a Roncofreddo - prosegue - tra una chiacchiera e l’altra ho citato i nomi degli studenti locali con cui avevo frequentato i tre anni delle medie, ma di cui avevo perso ogni traccia. Tra questi anche Renato Brancaleoni. Quando mi è stato detto che fa parte della Pro loco e che era presente, mi sono fatto indicare chi fosse, mi sono alzato dal tavolo, e gli sono andato incontro. Dopo un attimo di stupore e incredulità, c’è stato uno scoppio di reciproca felicità. Ci eravamo lasciati giovanissimi studenti e ci siamo ritrovati ultra 70enni con qualche ruga in fronte. Tanti i ricordi. Abbiamo ricordato i compagni di classe, uno per uno, anche coloro che hanno lasciato questa vita anzitempo. Poi il preside Giovannini, il vice Bizzocchi, la professoressa Angelini e tanti altri che facevano parte di un mondo lontano ma ancora vivo e presente nella memoria».
In corriera dalla collina
Negli anni ’50-’60 da Roncofreddo passava una corriera che trasportava gli studenti locali a Longiano, dove, dopo il cambio del mezzo, gli studenti poi venivano trasportati alla scuola media di Savignano. «Non mi sarei mai aspettato di incontrare Piero Maroni che era un mio caro compagno di classe e proveniva da Roncofreddo - afferma Renato Brancaleoni, 76enne, noto affinatore di formaggi e anche docente presso l’Alma srl, una scuola internazionale di cucina italiana che si trova nella Reggia di Colorno (Parma) - Di lui avevo perso completamente le tracce. Dopo 3 anni passati insieme, con la fine della scuola, non c’eravamo mai più rivisti. Quasi non ci credevo e incontrandolo per strada mai l’avrei riconosciuto, perché ovviamente 63 anni di tempo ci hanno cambiato fisionomia. Sono veramente contento di aver ritrovato un amico ed ora non staremo altri 63 anni senza vederci».