Rubicone: maxi monumento contro la violenza alle donne

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Maxi panchina e scarpe rosse in un campo. In via Roncolo numero 527, in Comune di Longiano, ma quasi a confine con il Comune di Gambettola (la via Roncolo è a metà tra i due territori) due giorni fa è stata montana una grande panchina di un color verde tenue, con davanti due “scarpone rosse” e una cassetta postale all’americana. E’ stata posta in un campo dove ci sono vari ulivi e alcuni ciliegi. Ma è ben visibile dalla strada che giornalmente viene percorsa da tanti veicoli diretti a Gambettola, o viceversa a Longiano, che vogliono evitare il traffico della via Emilia.

La panchina misura 2 metri e 10 cm in altezza, per tre metri di lunghezza, è in ferro verniciato verde e legno per la seduta, ancorata a terra su blocchi di cemento e di fronte ci sono le “scarpette” rosse in vetroresina dell’artista Werther Turroni.

Oltre che bella da vedere, e lo sarà anche a primavera quando fiorirà il vicino ciliegio, ha anche una grande valenza da monito contro l’odiosa violenza verso le donne

«E’ stata una mia idea - informa l’artigiano longianese 58enne Franco Pari - si parla tanto di violenza sulle donne, ma si celebra una sola giornata all’anno, poi cala il silenzio e per 364 giorni non c’è più un segno tangibile che ricordi come questa piaga debba essere fermata. Allora ho pensato di realizzare una grande panchina sul mio terreno per ricordare il no alla violenza verso le donne. Si invece, ad un grande rispetto: quindi ci voleva una panchina grande. Ringrazio Werther per le scarpette in vetroresina che ho colorato di rosso il giorno di Natale, mentre il resto del lavoro mi ha impegnato per una settimana. Chi vuole potrà lasciare dei messaggi nella cassetta postale di fianco alla panchina».

«La nostra Amministrazione comunale presta grande attenzione al rispetto delle donne - aggiungono il sindaco di Longiano Mauro Graziano e la vice Sara Mosconi - come pure alla parità di genere. Anzi la giunta di Longiano è a maggioranza rosa e i tre funzionari comunali sono tutte donne. Dopo la pandemia è necessario tenere la guardia alta perché a livello nazionale c’è stata un ripresa delle violenze di genere. Siamo accanto alle donne e sempre a disposizione sia per iniziative a tema sia qualora ci fossero segnalazioni per situazioni a rischio».

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