Romagna Next, da Rimini il piano strategico di area vasta

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La giunta di Rimini dà nuova linfa al progetto di Area vasta in Romagna. Arriva infatti la firma sul protocollo d’intesa per la costituzione del Comitato istituzionale di Romagna Next. Per un piano strategico di area vasta Romagna. Un progetto che si è classificato al primo posto per l’area centro-nord Italia del bando Anci Next Generation City.

Area vasta Romagna

Partendo dall’esperienza avviata nel 2008 con il Piano strategico di Rimini – spiegano da Palazzo Garampi – il progetto intende «allargare l’approccio di programmazione prospettica a medio-lungo termine dell’intero territorio» abbracciando le province di Rimini, Ravenna e Forlì-Cesena. L’obiettivo è «perseguire un nuovo posizionamento nazionale ed internazionale della Romagna».

Così prende concretamente le mosse il progetto di «sperimentazione istituzionale di area vasta», con Rimini come Comune capofila, per dare avvio a «un percorso concreto e innovativo che, attraverso un mix di azioni di governance, formazione e coaching, partecipazione e coprogettazione, produrrà un rafforzamento ed una integrazione delle amministrazioni pubbliche coinvolte».

Saranno definite anche «un set di progetti di scala territoriale romagnola concepiti di concerto tra istituzioni pubbliche e soggetti privati», in materia di energia, logistica e infrastrutture, cultura e turismo, impresa e lavoro, e altri temi fondamentali per accrescere l’attrattività territoriale.

Verrà condotto anche uno specifico studio di fattibilità su un progetto “bandiera” – ovvero a particolare valenza strategica –, che verterà sulla combinazione tra ambiente (inteso non solo come tutela del paesaggio ma come qualità e salubrità del contesto di vita delle persone) e salute (intesa in chiave di prevenzione delle malattie, organizzazione dei servizi ed “educazione sanitaria” della popolazione). Se, da un lato, il progetto si propone di rafforzare le politiche e i servizi di area vasta già condivisi (come sanità, turismo, acque, trasporti, ecc.), dall’altro, mira ad affiancare ulteriori indirizzi di lavoro comuni per il futuro. L’obiettivo cruciale è quello di accrescere la capacità del territorio romagnolo di attrarre i finanziamenti all’orizzonte, a cominciare dal Recovery Plan nazionale e dai nuovi fondi della Programmazione Europea 2021-27.

Per definire la governance è ora prevista la costituzione di un Comitato istituzionale, sottoscritto da Comuni capoluogo e non capoluogo, Unioni, Province, Camere di commercio, Regione e Università di Bologna.

Il commento dei sindaci

Per i sindaci Andrea Gnassi (Rimini), Gian Luca Zattini (Forlì), Enzo Lattuca (Cesena) e Michele De Pascale (Ravenna): «Questo è solo il punto di partenza, ancorché prestigioso, e che riconosce il lavoro politico e tecnico fatto finora. Abbiamo davanti una occasione mai vista prima: rilanciare, dopo il ciclone pandemia, un territorio vasto e articolato come la Romagna con una strategia condivisa. È difficile in questi giorni, anche in queste ore, parlare di futuro. Ma è proprio qui e ora che serve affrontare il presente, pianificando il futuro in una chiave di innovativo programma sperimentale di rilancio. Solo in questo modo riusciremo a essere player attivi del Next Generation Ue, garantendo ai nostri territori benessere e lavoro sulla base finalmente di analisi di contesto, e relative azioni, senza chiuderci in sterili campanilismi i cui primi danneggiati sarebbero le comunità e i territori stessi».

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