Rocca San Casciano, la stagione del teatro Italia parte il 17
Tante e diverse narrazioni al teatro Italia di Rocca San Casciano, per una stagione che prevede anche musica e momenti di teatro civile. L’inaugurazione, il 17 dicembre (ore 21.15), è affidata a “Fine pena ora”, una produzione Tedacà in collaborazione con il Festival delle colline torinesi. La piéce è tratta dal libro del giudice Elvio Fassone, da Simone Schinocca che firma anche la regia, e vede in scena Salvatore D’Onofrio, Costanza Maria Frola, Giuseppe Nitti a interpretare la storia di due vite agli antipodi, che si riconoscono nella comune umanità.
Il 4 febbraio, con “Lei conosce Arpad Weisz?”, tratto dal libro “Dallo scudetto ad Auschwitz” di Matteo Marani, Consuelo Battiston e Leonardo Bianconi diretti da Gianni Farina fanno rivivere la storia di Arpad Weisz, allenatore del Bologna campione d’Italia degli anni Venti, e dell’antisemitismo che segnò l’Italia e l’Europa in quei tragici anni.
Il 6 maggio tocca poi alle “Storie di Resistenza” che Cochi Ponzoni racconta e canta insieme alla sua band: Nicola Pisani (sax soprano), Dino Massa (pianoforte) e Luca Garlaschelli (contrabbasso), anche autore delle musiche originali, rievocando le figure di Sandro Pertini, Giovanni Pesce, Irma Bandiera, Nuto Revelli.
Ancora in forse le date di due appuntamenti primaverili: il 29 aprile o il 13 maggio a Rocca arriva “Made in Romagna”, il recital firmato da Cristiano Cavina e Vittorio Bonetti che raccontano la loro terra e le storie che la popolano unendo le proprie passioni: la musica e le parole. Come sempre, il pubblico potrà fare richieste sulle canzoni da suonare e le storie da raccontare.
Ugualmente, il 29 aprile o il 13 maggio Marco Marzocca propone insieme a Stefano Sarcinelli il suo “Tutto Ariel”, dove Ariel, il surreale domestico da lui creato e interpretato, è ormai un personaggio a tutto tondo, con i suoi tormentoni («Ciao signò») e le sue furberie da Arlecchino del ventunesimo secolo.
Biglietti: € 14-12, abbonamento: € 50
Info: 376 1224452